Tribunale acquisisce gli atti sul fotovoltaico

Il pm li ha depositati nell’udienza sul termovalorizzatore. La difesa chiede Bonavitacola teste

I documenti amministrativi sul parco fotovoltaico, acquisiti nei giorni scorsi in Comune dalla Guardia di Finanza, entrano nel processo sul termovalorizzatore che vede imputati il sindaco Vincenzo De Luca, il capo staff Alberto Di Lorenzo e il dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Domenico Barletta. Il pubblico ministero Roberto Penna li ha depositati ieri mattina e il Tribunale li ha inseriti nel fascicolo, assegnando un termine alle difese perché possano leggerli e rinviando per questo al 22 maggio la conclusione di esame e controesame dell’imputato Di Lorenzo. A indurre il magistrato all’acquisizione sono state le dichiarazioni rese alla scorsa udienza dallo stesso capo staff del sindaco. È stato lui a spiegare di aver svolto, oltre all’incarico di project manager per l’inceneritore (che gli è valsa con gli altri imputati l’accusa di peculato) quello di coordinatore per il progetto dell’impianto fotovoltaico a Monti di Eboli. Anche in quel caso era comunque presente la figura del rup, il responsabile unico del procedimento, ma il pm ha deciso di approfondire la procedura seguita verificando tutti gli atti di conferimento di incarico legato a quel progetto e mettendoli a confronti con l’iter adottato per il termovalorizzatore. Non solo. Ai giudici sono stati consegnati anche il certificato di laurea di Di Lorenzo e le dichiarazioni rese da un dirigente del Comune di Venezia sulla figura del project manager. In entrambi i casi si tratta di indagini seguite alla scorsa deposizione in udienza. Di Lorenzo aveva fatto cenno al superamento di un esame di diritto che ne avrebbe accresciuto le competenze in campo amministrativo e sempre lui aveva citato, carte alla mano, la nomina di un project manager al Comune di Venezia, che testimonierebbe come l’affiancamento di questa figura al rup sia una prassi e non uno stratagemma adottato a Salerno per aumentare i guadagni di un funzionario fidato. Per questo il pubblico ministero ha deciso di ascoltare un dirigente del comune veneto invitandolo a spiegare dettagli e ratio dell’iter. Elementi che saranno parte dell’interrogatorio di maggio, quando si deciderà inoltre sulla richiesta del difensore Arnaldo Franco perché sia ammessa la deposizione del deputato Fulvio Bonavitacola, avvocati amministrativista che si vorrebbe far testimoniare sulla prassi seguita nei Comuni. Il pm si è opposto («Non abbiamo bisogno che ci si spieghi le norme») e il Tribunale si è riservato. (c.d.m.)

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