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Treves, appello a Napolitano

Gli intellettuali al presidente della Repubblica: «Salvi la libreria»

NAPOLI. Una lettera piena di firme a Giorgio Napolitano per salvare la storica libreria Treves di Napoli. E’ stata annunciata ieri mattina nel corso di un’assemblea pubblica convocata sotto i portici di piazza Plebiscito dove la libreria è aperta dal 2006 quando fu sfrattata dalla centenaria sede di via Toledo. La petizione intende richiamare le migliori forze culturali della città e sarà spedita al presidente della Repubblica che già in passato con un suo intervento aveva scongiurato la chiusura della libreria Colonnese. L’iniziativa è stata diretta e coordinata dal responsabile della Treves Rino De Martino e dal giornalista scrittore Piero Antonio Toma. «Questo storico presidio – denuncia Toma – fatica a vendere un pugno di libri da quando ha sede sotto i portici di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito. Il Comune di Napoli ora reclama 165 mila euro di fitti arretrati nonostante ci sia una causa in corso e la promessa del precedente sindaco Iervolino che la libreria non avrebbe mai pagato, finchè un po’di vita fosse tornata sotto i portici con attività culturali e commerciali. Che cosa ha fatto in tutti questi anni l’amministrazione comunale? Nulla, anzi ha lasciato che una delle più belle piazze d’Italia degenerasse. Oggi la Treves ha sede davanti a un orinatoio». Negli ultimi sette anni la libreria ha cercato in tutti i modi di sopravvivere. «Troviamo assurdo – conclude Toma - che la Treves debba pagare un fitto non solo esorbitante, ma anche ingiusto, a fronte delle inadempienze del Comune».(f.f.)

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