Treofan, il Governo “convoca” De Benedetti 

Il sottosegretario Sorial: Al tavolo deve esserci anche lui che ha regalato l’azienda agli indiani di Jindal

BATTIPAGLIA. Il Governo bacchetta Carlo De Benedetti. «Al tavolo dev’esserci pure lui»: parola di Giorgio Sorial, uomo del ministero dello sviluppo economico che sta seguendo la vertenza Treofan per conto del ministro Luigi Di Maio.
Dal ministero. Con un post sui social, il vicecapo del gabinetto del ministro dello sviluppo economico punta il dito contro l’imprenditore italo-svizzero: «Al terzo tavolo che indiremo per comunicare i prossimi passaggi, oltre all’azienda, convocheremo anche i rappresentanti di Management & Capitali, la finanziaria di De Benedetti che ha regalato la Treofan Europe agli indiani di Jindal». Quella cessione, per il ministero, è «un’operazione che potrebbe aver alterato il mercato ed avere un impatto sulla concorrenza, con la cessione ad un competitor diretto che si avvia a chiudere uno stabilimento dopo aver trasferito verso altre aziende gli ordini dal sito appena acquisito». Sorial fa sapere che sta già interloquendo con Consob ed Antitrust. Ed attacca Pd e FI: «Sono loro a governare le regioni interessate, e De Benedetti è la tessera numero 1 del Pd; s’impegnino con i loro interlocutori finanziari per evitare queste speculazioni o tacciano».
Oggi Sorial vedrà Renaat Sandhu, ambasciatrice indiana in Italia, «perché il Governo indiano richiami alle sue responsabilità etiche e sociali il prenditore indiano». Se Jindal vuol chiudere, «faremo di tutto perché lasci gli stabilimenti ad industriali interessati».
Il Mise richiama pure Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: «Faccia tutte le verifiche sul finanziamento a fondo perduto concesso al gruppo indiano operante a Brindisi».
Dall’Asi. Criticità evidenziate pure dal presidente del Consorzio Asi, Antonio Visconti: «Gli indiani parlano di una sovraccapacità produttiva, che, però, è stata conseguita attraverso il contributo della Regione Puglia». Grazie ai 12 milioni di euro di quel contratto di programma s’è ampliato lo stabilimento Jindal di Brindisi ed occupato lavoratori pugliesi: «Non credo che quel Piano industriale prevedesse la chiusura di Battipaglia».
Di mezzo ci sono suoli che valgono oro. Lo stabilimento battipagliese della Treofan, infatti, insiste su un’area di 200mila metri quadrati: per estensione, è il secondo lotto industriale dell’intera provincia: «Per ora - spiega Visconti - quell’area è della Jindal-Treofan, ed il primo interlocutore per acquisirlo è la proprietà». Non per sempre: «Se bloccano le attività, di sicuro tra qualche mese revocheremo il nulla osta e a quel punto quei suoli saranno potenzialmente espropriabili o richiedibili da altri imprenditori», ma per ora «la priorità dell’Asi la tutela dei lavoratori».
De Luca jr. Oggi, insieme alla sindaca Cecilia Francese, i dipendenti saranno ricevuti dal prefetto Francesco Russo. E scende in campo il deputato del Pd, Piero De Luca: «Chiederò al disastroso Governo del fallimento di riferire subito sulla vicenda e proverò a far revocare una scelta che è un attacco frontale e sconsiderato al diritto al lavoro».
Il fronte rifiuti. In queste ore, la protesta ambientale s’intreccia con quella occupazionale: grazie alla disponibilità del comitato “Battipaglia dice No”, che sabato ha rinviato l’assemblea preparata da mesi, i rappresentanti di Governo, Regione e Comune presenti hanno lavorato su Treofan, ma s’è parlato ugualmente di rifiuti. Nella stanza del sindaco, infatti, Francese ha accolto il vicepresidente regionale, Fulvio Bonavitacola, il deputato Leu, Federico Conte, e gli attivisti del comitato: Bonavitacola, assessore all’ambiente campano, ha promesso d’impegnarsi sul proliferare dell’impiantistica privata. Il suo suggerimento è quello d’istituire una conferenza dei servizi con Provincia ed Ente d’Ambito per limitare gli impianti privati, pensando ad un indice d’insediamento che funga da paletto. E poi ha invitato il comitato ad un incontro con il presidente della giunta campana, Vincenzo De Luca, per discutere del Piano regionale dei rifiuti: oggi comunicherà la data agli attivisti.
Carmine Landi
©RIPRODUZIONE RISERVATA.