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Trenta migranti sbarcano in città

Sistemati all’hotel Fluminia, riceveranno la diaria dalla Prefettura

SARNO. Trenta migranti sbarcati la scorsa notte a Reggio Calabria sono stati accolti in città. Sono tutti ragazzi, non superano i trent’anni, e la prefettura di Salerno, di concerto con i servizi sociali del Comune di Sarno, provvederà a integrarli e a garantire loro assistenza. Provengono da varie zone dell’Africa centrale. Hanno viaggiato partendo dal Mali, dal Gambia e dalla Nigeria a bordo dei barconi e sono approdati a Reggio Calabria. Da lì un altro viaggio sino a Napoli dove sono stati divisi e portati in gruppo nelle varie città a cui erano stati destinati.

Questo primo gruppo, a cui ne seguirà un altro nei prossimi mesi, stazionerà all’hotel Fluminia. I ragazzi, sotto la tutela della cooperativa Cgm di Salerno, hanno ricevuto abiti e beni di prima necessità. La diaria che percepiscono dallo Stato, oltre il vitto e l’alloggio, è di 2,50 euro, contributo che permette di sopravvivere quotidianamente.

Ad assicurarsi delle loro condizioni fisiche e psicologiche, però, sono stati anche i responsabili dei servizi sociali, l’assessore Vincenzo Salerno e il sindaco Giuseppe Canfora, che si sono precipitati, al loro arrivo, all’hotel Fluminia per capire quale fossero le loro condizioni. L’assessore ha assicurato che i giovani stanno bene, nonostante il viaggio estenuante e la traversata che hanno affrontato per sbarcare in Italia. Hanno incontrato anche la dirigente della cooperativa e pensato, insieme a lei, di creare un piano di attività che possa favorire l’integrazione di questi giovani all’interno della comunità.

Nei prossimi mesi un altro gruppo verrà accolto in città e forse saranno coinvolte anche le associazioni del territorio che daranno il loro contributo nel fornire assistenza e accoglienza ai migranti. Intanto la comunità sarnese non accoglie benissimo l’arrivo di questi giovani africani, e il tentativo di integrazione, visti anche gli accadimenti degli ultimi giorni, non sarà certamente facile, anzi, si prospetta davvero faticoso.

Maria Manzo

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