GLI ABUSI

Trent’anni di violenze in casa: adesso rischia il processo

Il 54enne era sempre pronto a dispensare botte e offese alla moglie

SIANO - Ventotto anni di violenze e angherie raccontate in una lunghissima denuncia contro il marito, G. L., 54 anni, originario di Siano, preda dell’alcol e sempre pronto a dispensarle botte e offese. Ora è atteso dall’udienza preliminare dopo essere stato raggiunto dalla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura a suo carico. L’indagine parte proprio dal lungo racconto della moglie che riporta episodi ripetuti per anni, da quel 1990 anno del matrimonio. Lui gridava, picchiava e pretendeva rapporti sessuali, portando avanti abitudini violente fin dai primi mesi di vita coniugale. Gli episodi raccontati dalla donna dopo anni di angherie sono tanti, a partire dalle aggressioni davanti ai figli minori, ai calci e ai pugni, alle tirate di capelli e alle mani strette al collo per strangolarla pronunciando intanto offese pesantissime. «Sei una putt . . . vai a farti … - diceva lui fuori di sé mentre la pestava - sei una putt . . . e non sai fare bene neanche quello». Nel 1992 il marito si presentò nella fabbrica conserviera nella quale lavirava la moglie e, umiliandola davanti a tutti e strappandole il camice di dosso le gridò: «Devi stare a casa, non devi fare niente, non sei buona, fai a fare la zoc… porta i soldi a casa».

Alfonso T. Guerritore