Tregua armata sulla sanitá

Finisce con una tregua armata l’incontro nella sede del Pdl campano, dopo che i quattro consiglieri regionali di Salerno hanno lasciato il gruppo in polemica con la proroga del commissario De Simone, vicino a De Mita. Cirielli parla di conferma di appartenenza al Pdl campano», ma avverte:"Non è una delega in bianco". Clima più sereno con Caldoro.Cosentino ha chiesto di abbassare i toni promettendo ascolto alle istanze salernitane

SALERNO. In tarda mattinata sono tutti a Napoli, nella sede del Pdl: il coordinatore regionale Cosentino con il vice Landolfi, il presidente della Provincia, Cirielli, i quattro consiglieri regionali salernitani del Pdl usciti dal gruppo in polemica con la proroga al commissario dell’Asl.

Ne viene fuori una tregua armata, in cui al Pdl salernitano si chiede di abbassare il livello dello scontro, garantendo però che sue istanze non resteranno inascoltate. Rientra la minaccia di dimissioni dell’assessore regionale Giovanni Romano, mentre i consiglieri salernitani (Eva Longo, Giovanni Baldi, Monica Paolino e Giovanni Fortunato) restano per ora fuori dal gruppo, in cui dovrebbero rientrare in settimana prossima.Tutti dicono di aver vinto. Cirielli incassa la promessa che il prossimo direttore generale dell’Asl non sará imposto da De Mita, ma rende atto al presidente della Regione che la proroga concessa a De Simone era «legata a questioni tecniche».

E spiega: «Noi dovevamo dire basta, come salernitani, a questo sistema vecchio di fare politica».Una sorta di ipoteca sulla nomina del manager che sará fatta a febbraio. «De Simone non deve rimanere un giorno di più - aveva tuonato in mattinata prima dell’incontro al partito - Ha dimostrato di essere incompetente e di agire a servizio di De Mta. Finché rimarrá, non staremo più in maggioranza in Regione».

Dopo la riunione, il Pdl dá alle stampe un documento in cui si parla di «piena e totale sintonia tra il gruppo consiliare del Pdl salernitano e il coordinamento regionale».«E’ stata unanimemente ribadita - si legge - la linea di discontinuitá e non ingerenza nelle scelte gestionali, i cui risultati sono di esclusiva responsabilitá delle istituzioni preposte a farlo».La nota si conclude con la chiosa dei consiglieri salernitani che «hanno dato mandato ai coordinatori di farsi interpreti delle loro preoccupazioni e del loro disagio». Nel pomeriggio, Cirielli sottolinea:«E’ una conferma nella fiducia e nell’appartenenza al Pdl, ma non è una delega in bianco.Sono contento che il partito campano abbia condiviso la posizione dei nostri consiglieri. Ora ci aspettiamo risultati».

Con il governatore Caldoro si prova a rasserenare il clima:«Confermo la piena fiducia in quello che sta facendo. Gli ho parlato e, senza paura di essere smentito, posso assicurare che su De Simone pensiamo le stesse cose». Tensioni superate anche con l’assessore provinciale Antonio Fasolino, segretario del Nuovo Psi, che dice di ritrovarsi perfettamente nella linea di Cirielli, «fermo restando le ingiuste prese di posizione dei consiglieri regionali». Gennaro Salvatore, capogruppo in regione di "Caldoro presidente" plaude «ai colleghi del Pdl tornati sui propri passi».E il capogruppo Udc, Luigi Cobellis, esprime soddisfazione per il «prevalere della linea del buon senso» e ringrazia Caldoro per essere intervenuto a rasserenare gli animi».Rinviata, per ora, la discussione sull’alleanza tra Pdl e Udc in Regione.Cirielli smorza:«Io spero che si recuperi il rapporto con l’Udc, che non è solo De Mita».

(Ha collaborato Fiorella Loffredo)

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