Campagna
Tredici anni, si toglie la vita Famiglia distrutta dal dolore
CAMPAGNA. Tredicenne si toglie la vita, tragedia in una famiglia di Campagna. È accaduto ieri poco prima delle 11 in una casa rurale. A scoprire il cadavere dell’adolescente è stata la madre che ha...
CAMPAGNA. Tredicenne si toglie la vita, tragedia in una famiglia di Campagna. È accaduto ieri poco prima delle 11 in una casa rurale. A scoprire il cadavere dell’adolescente è stata la madre che ha provato ad allertare i soccorsi. Ormai troppo tardi e tutto inutile. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Luca Geminale, e i colleghi della stazione di Campagna.
La ragazzina soffriva di depressione ed era in cura da uno specialista. In passato aveva compiuto azione di autolesionismo e per questa ragione i genitori – due trentenni del luogo – si erano attivati per offrirle le migliori cure mediche. La ragazzina era seguita da un esperto medico della materia che stava aiutandola a superare il suo dramma interiore. I familiari avevano riposto molte speranze in questo percorso terapeutico. Invece la malattia ha sopraffatto la tredicenne e la sua fragilità ha prevalso, inducendola a compiere l’insano ed estremo gesto.
La scena che si è presentata agli occhi della madre è stata raccapricciante: la tredicenne era appesa alla scala a chiocciola interna all’abitazione. Aveva trovato a portata di mano la cinta dell’accappatoio e con quella si è lasciata cadere nel vuoto di pochi metri. Poca era la distanza dal pavimento. Quel tanto è bastato a farla soffocare. Il medico del servizio 118 ha solo potuto constatare il decesso ed avvertire le forze dell’ordine. I rilievi sul luogo del suicidio sono toccati ai carabinieri che non hanno trovato nessuno scritto lasciato dalla tredicenne. Non appena la salma sarà restituita ai familiari, si celebreranno i funerali.(m. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La ragazzina soffriva di depressione ed era in cura da uno specialista. In passato aveva compiuto azione di autolesionismo e per questa ragione i genitori – due trentenni del luogo – si erano attivati per offrirle le migliori cure mediche. La ragazzina era seguita da un esperto medico della materia che stava aiutandola a superare il suo dramma interiore. I familiari avevano riposto molte speranze in questo percorso terapeutico. Invece la malattia ha sopraffatto la tredicenne e la sua fragilità ha prevalso, inducendola a compiere l’insano ed estremo gesto.
La scena che si è presentata agli occhi della madre è stata raccapricciante: la tredicenne era appesa alla scala a chiocciola interna all’abitazione. Aveva trovato a portata di mano la cinta dell’accappatoio e con quella si è lasciata cadere nel vuoto di pochi metri. Poca era la distanza dal pavimento. Quel tanto è bastato a farla soffocare. Il medico del servizio 118 ha solo potuto constatare il decesso ed avvertire le forze dell’ordine. I rilievi sul luogo del suicidio sono toccati ai carabinieri che non hanno trovato nessuno scritto lasciato dalla tredicenne. Non appena la salma sarà restituita ai familiari, si celebreranno i funerali.(m. l.)
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