LA MOSTRA

Tredici anni di storia attraverso i manifesti

Locandine di film, gare di bellezza salernitane, gli appelli dei sindaci: nel convento di San Lorenzo un affascinante spaccato della storia cittadina, negli anni dal 1947 al 1960

Tredici anni della storia che fu. Dal giro calcistico dei tre mari alla mostra tecnica del festival del cinema a formato ridotto ospitata al Verdi. Dalle selezioni per Miss e Mister Salerno a Villa Natella, fino agli appelli al voto comunista contro la Dc ed i missili statunitensi.
E’ quanto propone la mostra "I manifesti in città attraverso il lavoro di un attacchino", ospitata questo week end ancora presso il convento di San Lorenzo (via de Renzi, ex Orfanotrofio Umberto I) ed organizzata da Lucia Napoli e dallo staff dell’Archivio generale del Comune. In vetrina novanta manifesti pubblicitari dal 1947 al 1960, recuperati negli scantinati di Palazzo di Città e riaffissi in appositi quadri che sullo sfondo ripropongono immagini della Salerno di un tempo, per rappresentare idealmente il "muro" a cui in quell’anno erano attaccati. Il percorso espositivo si apre con il manifesto che celebra la nascita della Repubblica dopo gli anni bui del fascismo e si chiude con quello del 1960 che informa i cittadini del passaggio della fiaccola olimpica e dello scambio tra i tedofori di fronte Palazzo di Città. Un viaggio all’indietro nel tempo, dalle locandine di "Rigoletto" all’Augusteo con Benvenuto Franci, alla pubblicità della pomata "Olla" per curare le malattie veneree; dalla chiamata alle armi per la Gioventù femminile al cartellone del Diana, con le pièce pomeridiane delle 15.30 al costo di 80 lire. Ci sono poi i manifesti che informano i salernitani delle gare calcistiche dei giornalisti contro gli ingegneri, all’allora stadio di via Nizza, ma anche la commemorazione del sindaco Buonocore per i morti nella tragedia di Superga. Favolose, per gli appassionati del genere, le locandine di film dal titolo che inequivocabilmente suggerisce l’atmosfera dell’epoca, come "Tutto mi accusa" e "Le nebbie del passato". In vetrina anche un manifesto del maestro Gabriele D’Alma ed una sezione dedicata all’Umberto I, composta da ritrovamenti casuali (frammenti di bellissime ceramiche) o donazioni, come gli spartiti del maestro Temistocle Marzano sui "Normanni a Salerno".