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Tre plessi utilizzano fonti energetiche rinnovabili

Salerno ultima delle città campane sulla qualità dell’edilizia scolastica, dietro Napoli ed Avellino– le uniche tre città che hanno fornito dati completi – nell’indagine Ecosistema Scuola 2016...

Salerno ultima delle città campane sulla qualità dell’edilizia scolastica, dietro Napoli ed Avellino– le uniche tre città che hanno fornito dati completi – nell’indagine Ecosistema Scuola 2016 presentato da Legambiente che ha esaminato la qualità degli edifici scolastici e la qualità della vita al loro interno per chi i suoi più assidui frequentatori: i ragazzi. Questa la sintesi del dossier elaborato come ogni anno dall’associazione ambientalista, che solo in Campania ha monitorato 533 edifici scolastici frequentati da oltre 121mila studenti. Con il 39esimo posto nella classifica dei capoluoghi italiani, Napoli è la prima del Sud Italia, al 49esimo posto c’è invece Avellino mentre Salerno è al 55esimo posto. La nostra regione, nel complesso, è in linea con la media nazionale per quanto riguarda i dati sulla vetustà degli edifici: il 65,1% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974 e di quella sul collaudo statico del 1971. Di contro, nonostante ci sia una percentuale di edifici di più recente costruzione superiore alla media, nessuno risulta realizzato secondo i criteri della bioedilizia. Nel capoluogo salernitano il monitoraggio è stato effettuato su 78 edifici scolastici frequentati da circa 12mila ragazzi. Tutti gli edifici sono dotati di impianti elettrici a norma, mentre sono stati 40 gli edifici che hanno goduto di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. In tutti gli edifici si pratica la raccolta differenziata, e si servono pasti biologici. Tre edifici utilizzano fonti d’energia rinnovabile. Sono 14, invece, gli edifici scolastici con giardini e area verde fruibile e 26 quelli che dispongono di strutture sportive aperte. (m.a.c.)

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