Tre miliardi della Regione per saldare tutti i creditori

Serviranno a pagare le 18mila fatture di 1500 fornitori: 200 sono enti locali Contratto un mutuo trentennale. Caldoro: «Facciamo tutto senza nuove tasse»

NAPOLI. Soldi freschi in arrivo nelle casse della Regione Campania: 3 miliardi e 200 milioni che serviranno a pagare entro il 2014 (con una prima tranche che sarà liquidata già a dicembre 2013) i debitori di tutta la filiera istituzionale, Regione ed enti locali. Verranno così liquidate nel giro di sei mesi (e comunque entro il 2014) 18mila fatture pregresse emesse da 1500 fornitori. Oltre 200 gli enti locali interessati. «Una boccata di ossigeno per tutto il sistema campano delle imprese e non solo - ha annunciato il presidente della Regione, Stefano Caldoro, nel corso di una conferenza stampa a Napoli - Una immissione di liquidità massiccia che ci consentirà di incidere anche sul Pil regionale per più di 3 punti».

Al miliardo e 600mila euro già sbloccato nelle scorse settimane, e destinato ai debiti della sanità, si vanno ad aggiungere altri 1,6 miliardi che verranno sbloccati lunedì prossimo. I soldi arriveranno da un mutuo trentennale che la Regione accenderà presso il Tesoro, con tasso equiparato al Btp a 5 anni in emissione la prossima settimana. Il tutto nell’ambito del decreto 35, il cosiddetto “Salvaimprese”. «Non facciamo altri debiti - hanno spiegato Caldoro e il capo dipartimento delle Finanze Salvatore Varriale - perché trasformiamo debito commerciale in debito finanziario risparmiando sugli interessi. Ma soprattutto - ha sottolineato il governatore - a differenza di altre regioni che ne hanno fatto richiesta non mettiamo le mani nelle tasche dei cittadini non aumentando le tasse. È la prima volta in Italia che si fa un’operazione simile e non lo fa lo Stato: lo facciamo noi con soldi regionali».

Definita anche la tempistica: entro sette giorni dalla firma del mutuo arriveranno i primi soldi (circa 600 milioni di euro). La prima tranche di pagamenti verrà liquidata entro 30 giorni, tra novembre e dicembre. Una seconda rata di 230 milioni verrà liquidata tra febbraio e marzo. Entro la fine del 2014 saranno pari a 865 milioni le risorse da distribuire. All’interno di questi fondi ci sono anche i 600 milioni per il piano di rientro dei trasporti. Tra gli enti locali, il Comune di Napoli fa la parte del leone con un contributo pari a 50-60 milioni (tra i creditori che verranno soddisfatti anche le cooperative sociali che si occupano di disabili in sofferenza da mesi).

I fondi verranno erogati seguendo un preciso ordine cronologico: ci sono le imprese che vantano crediti trentennali, si partirà da loro; e poi a scorrere fino a esaurimento dell’elenco. Per quanto concerne invece la partita sanità, l’importo da liquidare entro il 2013 ammonta a circa 960 milioni, di cui 531 già liquidati nel giro di un mese: 426 in arrivo la settimana prossima e liquidati in anticipazione. A questi si aggiungeranno nel 2014 altri 642 milioni da liquidare nel corso dell’anno. Totale 1,6 miliardi.

«Siamo diventati - ha sottolineato Caldoro - un punto di riferimento per il governo sulle scelte da fare in materia di indebitamento e per dare liquidità al sistema delle imprese e dei Comuni. Per primi, infatti - ha ricordato il governatore - suggerimmo l’idea, poi applicata dalla Spagna, di un fondo presso la Cassa Depositi e Prestiti».

A preoccupare il governatore, tuttavia, l’antinomia che si è venuta a creare tra l’obbligo di pagare i creditori, pena sanzioni, e i vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità. Due norme in contrasto tra loro e rispetto alle quali ci si aspetta ora una risposta dal governo.