“taurania revenge” 

Tre mesi di rinvio per scrivere l’ultimo atto

Ancora un rinvio, a tre mesi e più, per il capitolo finale del processo “Taurania Revenge”, istruito nei confronti del sistema di spaccio gestito dalla cosca della Lamia negli anni 2006-2009: i...

Ancora un rinvio, a tre mesi e più, per il capitolo finale del processo “Taurania Revenge”, istruito nei confronti del sistema di spaccio gestito dalla cosca della Lamia negli anni 2006-2009: i giudici del primo collegio, presidente Donnarumma, hanno disposto l’aggiornamento per l’ultima discussione e la sentenza di primo grado per il prossimo 27 febbraio. In quella data saranno vagliate le risultanze processuali e le pesanti richieste di pena formulate dal pm antimafia Vincenzo Montemurro, che aveva seguito le fasi di approfondimento dell’inchiesta.
Il magistrato ha chiesto 222 anni di carcere complessivamente, chiedendo condanne in particolare a 23 anni di reclusione nei confronti del boss del centro storico Antonio Petrosino D’Auria, attualmente recluso al 41bis, 21 anni per Francesco Fezza, tornato libero dopo aver espiato la pena per un precedente giudicato, vent’anni per i capicosca appaltatori Salvatore Pepe e Carmine Barone, 16 anni per i colonnelli del gruppo organizzato Vincenzo Confessore, ancora recluso al 41 bis, e Andrea De Vivo, 14 anni per Gennaro Napolano, ritenuto referente per il quartiere Barbazzano.
Il processo in dirittura d’arrivo ruota intorno al ruolo ricoperto da Antonio “Tonino” Petrosino D’Auria, “l’invisibile” a capo dei guaglioni del gruppo: su di lui, che pure prese la parola in aula difendendosi e spiegando il suo lavoro di autotrasportatore, convergono le accuse di più collaboratori, in particolare del paganese Domenico Califano, introdotto nei meccanismi di gestione e passaggi di dosi e partite di stupefacenti. Il processo rappresenta la naturale continuazione della prima inchiesta “Taurania”, che risaliva all’egemonia del gruppo della Lamia fin dal 2004, chiuso in Cassazione senza il riconoscimento della matrice di camorra.(a. t. g.)
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