Tre fedi in preghiera a Sala per l’unità dei cristiani

SALA CONSILINA. “Non avere paura del diverso, non contrastarlo, ma anzi andargli incontro per conoscerlo e percorrere insieme la stessa strada. Quella strada che porta a Cristo, meta comune di tutti...

SALA CONSILINA. “Non avere paura del diverso, non contrastarlo, ma anzi andargli incontro per conoscerlo e percorrere insieme la stessa strada. Quella strada che porta a Cristo, meta comune di tutti i cristiani”. Questo il messaggio lanciato dal vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, e dai rappresentanti della Chiesa cristiana evangelica e dell’Esercito della salvezza che hanno preso parte ad un momento di preghiera, svoltosi nella chiesa di Santo Stefano, organizzato dalla diocesi in occasione della settimana per l'unità dei cristiani.

Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di tantissima gente, non solo cattolici ma anche cristiani evangelici, rappresentati dal pastore Cataldo Petrone, e appartenenti al movimento internazionale evangelico dell’Esercito della salvezza, rappresentati dal capitano Emmanuel Gau. Preghiera e canto sono stati gli ingredienti del momento di incontro. Infatti si sono alternati durante la preghiera i cori delle tre confessioni religiose cristiane. “È bellissimo ritrovarci qui - ha detto nel suo intervento Gau - e sono certo che chi è venuto qui questa sera lo ha fatto non per curiosità o per scoprire cosa non va in chi è “diverso”, voi siete qui stasera per conoscere invece chi è “diverso” e l’augurio è che possiamo fare insieme questo cammino verso Cristo”.

Il filo conduttore è stato l'incontro di Gesù con la Samaritana riportato nel Vangelo di Giovanni. “Gesù chiede da bere alla donna di Samaria - ha poi sottolineato monsignor De Luca - e la richiesta di Gesù è espressione della sete di ciascuno di noi: sete di comunione, di unità, di verità, di senso, di novità, di gesti significativi. Gesù chiede da bere a me, a te, a ciascuno di noi. È Dio che si fa uomo fino al punto da far sua la nostra sete”.(e. c.)

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