Tre famiglie salernitane sposano le missioni

Benedette dal Papa prina di raggiungere Cina, Ucraina e Ungheria. «Lasciamo tutto, per il Vangelo»

«Partire, lasciare Salerno, lasciare tutto e andare a vivere in una missione per portare la gioia del Vangelo a chi ancora non l’ha conosciuto». Saranno ricevute dal pontefice e poi andranno nel mondo: tra i nuclei del Cammino neocatecumenale pronti a recarsi in terre lontane ci sono tre famiglie salernitane. Una andrà a Budapest, un’altra in Ucraina, la terza addirittura in Cina. Il 1° febbraio, nell’aula Paolo VI, papa Francesco riceverà in udienza privata i rappresentanti del Cammino e, con una solenne benedizione, invierà circa 75 famiglie che hanno offerto la disponibilità a lasciare tutto - lavoro, casa, parenti, amici - e partire in missione in qualunque città del mondo.

«Non partiamo così, per un capriccio o un colpo di testa - spiega Alessio Caggiano, 35 anni, ingegnere salernitano, sposato con Veronica -. Abbiamo fatto un lungo percorso di discernimento. Ora siamo pronti ad andare in Cina. La nostra è stata una chiamata a compiere la volontà di Dio, grati per quello che ha fatto nella nostra vita». Alessio e Veronica partiranno a maggio con i tre figli Andrea Maria (6 anni), Miriam (5) e Maria Colomba (3): «Come famiglia - prosegue la coppia - abbiamo dato la disponibilità per la missione circa tre anni fa, sicuri della fedeltà di Dio per noi e per i nostri figli, che nulla ci toglie ma che dona sempre in abbondanza». A chi gli chiede come si fa a partire verso una terra così lontana, lasciando anche l’occupazione, Alessio risponde che «un lavoro lo troveremo lì, impareremo la lingua. Poi andiamo in una comunità dove ci sono già un’altra famiglia italiana e tre spagnole». Si parte con un solo biglietto d’andata, perché “del ritorno non sappiamo. Forse all’inizio torneremo a Natale, il tempo di una vacanza in famiglia, il tempo per il rinnovo dei documenti...».

Stessa fiducia per Giovanni Cosenza e Maria, destinati in Ucraina: «Abbiamo quattro bimbi rispettivamente di 7, 5, 3 e un anno. La nostra è la storia di una coppia che viveva il mondo nella sua totalità, con i divertimenti che il mondo può offrirti, senza dare spazio alla presenza di Dio, fin quando abbiamo cominciato questo cammino di riscoperta del battesimo, attraverso il Cammino, che in maniera lenta e pedagogica ci ha dato modo di far entrare il Signore nella vita quotidiana». Certo è una scelta che costringe a rivedere tutto e non manca un po’ di paura: «L’emozione è grande, ma se il Signore vorrà realizzare questo progetto con noi ci darà la forza».

La terza famiglia è quella di Franco Cioffi, che partirà per Budapest. I tre nuclei familiari sono stati ricevuti dall’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti.

Paolo Romano

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