multimateriale/Deserta la quarta asta 

Trasporto ad Alba e si torna alla Nappi sud

La plastica e l’alluminio dei battipagliesi non si vendono neppure a 50 euro a tonnellata. E intanto cambia la destinazione dei trasporti in emergenza: il multimateriale viene portato di nuovo nei...

La plastica e l’alluminio dei battipagliesi non si vendono neppure a 50 euro a tonnellata. E intanto cambia la destinazione dei trasporti in emergenza: il multimateriale viene portato di nuovo nei capannoni della “Nappi sud”. Alla fine non sorride all’amministrazione neppure il verdetto della quarta procedura per affidare il servizio di trasporto e recupero delle tonnellate di plastica e d’alluminio prodotte in città: ieri, poco dopo mezzogiorno, la sindaca Cecilia Francese, l’assessore Stefania Vecchio, il dirigente Carmine Salerno e l’ingegnere comunale Franco Ruggiero hanno assistito all’ennesima fumata nera.
Al protocollo generale di Palazzo di Città, in cinque giorni, non è arrivato neanche un plico: delle quarantacinque aziende invitate a prender parte alla gara, non ha risposto nessuno. È il quarto buco nell’acqua: erano andate deserte altre tre procedure, che prevedevano importi a base d’asta da 100, da 90 e da 60 euro a tonnellata. Neppure il dimezzamento del prezzo iniziale ha convinto gli imprenditori del pattume, e adesso a Palazzo di Città si prepara un’altra procedura: si partirà sempre da un aggio minimo di 50 euro a tonnellata, ma lasciando che siano gli operai di Alba a trasportare il multimateriale.
Come sta accadendo nelle ultime settimane: il Comune conferisce plastica e alluminio nelle strutture private per 50 euro a tonnellata. Ma da venerdì scorso il rifiuto che gli uomini della società in house portavano a Pascarola di Caivano, alla “Di Gennaro”, è tornato alla “Nappi Sud”. Era la “Logistica Srl”, l’altra azienda della famiglia Nappi, a occuparsi di smaltire il multimateriale fino a febbraio: l’aggio al Comune era di 111 euro. Poi, quando la convenzione era scaduta e la Francese aveva rifiutato la controproposta di 15 euro ogni mille chili, è iniziata l’emergenza.(c. l.)
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