Trasporti, interi quartieri lasciati a piedi 

Gli utenti denunciano: «D’estate la riorganizzazione delle corse ci penalizza». Ma c’è anche chi è soddisfatto del servizio

Gli ammonimenti dai pendolari alle fermate dei bus arrivano già dai primi giorni di giugno, quando i ragazzi sono ancora impegnati con lo studio: «Vedrà – ripetono come un mantra – a breve finiranno le scuole e la situazione per chi deve viaggiare con i pullman peggiorerà ancora di più». Nell’elenco quotidiano delle lamentele della gran parte dei salernitani, i disservizi dei trasporti sono secondi solo alla mancanza di igiene urbana. «Hanno tolto parecchie linee, stiamo messi male, d’estate e d’inverno. I disservizi sono gli stessi: gli orari non si rispettano e tra una corsa e un’altra passa un’infinità. Sono stato da mio figlio al Nord, è un abisso in termini di efficienza. Qui non segnalano nemmeno sulle tabelle i tempi di attesa», commenta netto Domenico Di Rosa. E il tasto diventa ancor più dolente per chi vive nelle zone collinari dove si aggiunge la mancanza di una copertura di domenica e nei giorni festivi. «A Rufoli – spiega Alfredo Fortunato – 400 famiglie sono totalmente abbandonate. E se le scuole sono chiuse, le corse diminuiscono ancor di più. È come se fossimo abitanti di un’altra città, ci sentiamo penalizzati». Stesse considerazioni arrivano da Amerigo Alfano: «Le corse sono troppo poche, i pullman affollati e d’estate, spesso senza aria condizionata, i disagi sembrano amplificarsi, ma i problemi ci sono tutto l’anno», chiarisce. «Non abbiamo un servizio pubblico efficiente, non c’è molto altro da dire – chiosa la signora Elvira Pecci mentre si rassegna all’evidenza dell’ennesima corsa saltata – In certi giorni ne passano tre di seguito, in altri dobbiamo attendere ore».
Effettivamente, con la chiusura delle scuole un taglio nella griglia degli orari dei bus salernitani è stato effettuato, ma si tratta di un ridimensionamento che, sulla carta non è così netto e che va a rafforzare, invece, le linee verso il mare. Il punto, probabilmente, è che il servizio è ancora strutturalmente da ridisegnare e da potenziare considerando le difficoltà e i disagi che, comunque, i cittadini continuano a rilevare.
Nel dettaglio, ad essere cancellate nel periodo estivo sono le corse dell’1 (Dragonea- Canalone- Vietri) alle 7.10, 7.15 7.40, 13.36 (alle 12 e 15 da Vietri); quella del 18 (via Ligea- Cappelle- Matierno) alle 7.40; del 25 (Vinciprova – Capriglia – Baronissi - Lancusi) delle 13.10, 13.45 e delle 13.55 da Capriglia. Contrazioni sono state effettuate anche alle linee universitarie (il 7 e il 17).
Dal primo luglio fino al 31 agosto, invece, sono stati attivati i collegamenti stagionali con la linea giornaliera numero 31 Salerno Vinciprova-Magazzeno; attraverso il prolungamento Napoli-Acciaroli con la linea numero 34 Salerno-Agropoli-Santa Maria di Castellabate-Acciaroli e con la linea giornaliera numero 62 Cava-Marina di Vietri. Inoltre, è stata attivata nei giorni feriali la linea numero 85 Agro-Nocerino-Sarnese-Università.
«I mezzi pubblici si adeguano alla mediocrità della città che attraversano», è il commento sarcastico di Antonio Izzo. Risponde rapidamente perché scorge il suo pullman in lontananza. «I disagi ci sono sempre e sono uguali in tutte le stagioni – continua – è chiaro che d’estate si notano di più perché vengono meno le linee scolastiche».
Completamente contro corrente Silvana Amato: «Il servizio dei pullman è ottimo, io li trovo sempre e se non è così dipende dal fatto che sono io a essere in ritardo. Bisognerebbe, piuttosto fare qualcosa per impedire alle persone di viaggiare senza biglietto. Sono in tanti quelli che lo fanno. È chiaro che se nessuno paga poi il servizio ne risente».
Eleonora Tedesco
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