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Tramontano condannato Le motivazioni del gup

PAGANI. Un permesso illegittimo a costruire, che il gup definisce “abnorme violazione”, con l’ingegnere reo «di aver portato materialmente la pratica in commissione, di averne perorato trattazione...

PAGANI. Un permesso illegittimo a costruire, che il gup definisce “abnorme violazione”, con l’ingegnere reo «di aver portato materialmente la pratica in commissione, di averne perorato trattazione immediata sollecitando la registrazione formale, che non c’era, e di averne sostenuto l’interesse pubblico».

Così il gup descrive il comportamento di Bonaventura Tramontano, dirigente comunale condannato ad un anno con rito abbreviato nel luglio scorso. Tramontano, scrive il gup, Alfonso Scermino, «sollecitava i membri della commissione a prestare parere favorevole, nonostante non avesse alcun titolo a presenziare alla seduta, nè ad interessarsi della gestione di una pratica di permesso di costruire», con la realizzazione di una interferenza nell’esercizio di funzioni pubbliche di altro organo senza alcuna giustificazione».

La decisione adottata dalla commissione arrivò col concorso materiale morale di Tramontano, concretizzando numerosi profili di illegittimità rispetto alle procedure urbanistiche, ai piani di edilizia pubblica e ai relativi regolamenti.

Fondamentale nel procedimento risultava la testimonianza del dipendente comunale Vincenzo Brengola, tacciato dal Tramontano di scarsa credibilità ma ritenuto ineccepibile dal giudice. Brengola fu sentito dal gup, spiegando anomalie nella pratica Tagliamonte, proprietaria del suolo destinato al Pagani center, con l’incartamento che saltò il suo ufficio, dove era destinato, per approdare alla seduta della commissione, dove veniva trattata e approvata «solo grazie all’intervento autoritario e irruento del proprietario». L’affare fu affidato alla Pagani center srl e alla Roma costruzioni srl, costituite a tempo poco prima dell’inizio lavori, con identica sede legale. La Roma srl era amministrata da Alfonso Tramontano, consigliere comunale a Pagani e fratello dell’ingegnere Bonaventura, e nella stessa sede c’era lo studio di commercialisti di Salvatore Tramontano, fratello di Bonaventura e Alfonso.

«Dietro l’istanza di Tagliamonte Virginia- scrive il gup - c’era una preordinata iniziativa speculativa riferibile alla famiglia Tramontano». Il procedimento difettava della nomina formale del responsabile, con immediata registrazione della pratica in sede di commissione in tempi record. Dopo il parere legale dell’avvocato Costantini, che classificava il centro utile «a dotare la zona di servizi comuni di interesse collettivo tuttora mancanti». Il gip ha trasmesso la memoria difensiva di Tramontano al pm per l'ipotesi di Calunnia, con lo scritto “virulento” nei confronti di Brengola.

(a. t. g.)

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