Tragedia sui binari Riconoscimento choc «Quello è mio figlio»

Il giovane travolto dal treno è un 19enne battipagliese La disperazione della madre nella morgue dell’ospedale

Ha un nome il cadavere finito sotto il regionale 3718, diretto da Sapri a Napoli Centrale: è il 19enne battipagliese Giuseppe Ardovino. La salma è stata riconosciuta dalla madre all’obitorio dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”.

Il giovane pizzaiolo è stato individuato grazie agli abiti che indossava al momento dell’investimento mortale. Il sostituto procuratore Vittorio Santoro della procura di Salerno, dopo l’esame esterno del medico legale Giovanni Zotti, ha disposto anche la restituzione del cadavere ai familiari per l’organizzazione dei funerali.

La madre lo aveva visto in vita l’ultima volta la sera di lunedì, intorno alle 19, quando Giuseppe Ardovino aveva cenato in famiglia, nell’abitazione di via Etruria. Da quel momento di lui si erano perse le tracce. Nella mattinata di ieri la donna si è presentata al commissariato di Battipaglia. Agli agenti ha raccontato che il figlio, senza avvertire della sua prolungata assenza, non era tornato la sera precedente e non riusciva a rintracciarlo con nessun mezzo. La descrizione del giovane scomparso ha insospettito i poliziotti che erano a conoscenza del ritrovamento del cadavere sui binari della linea ferrata tra Battipaglia e Bellizzi. Alla madre di Ardovino sono stati fatti vedere i brandelli dei vestiti recuperati: erano quelli che indossava il figlio la sera della scomparsa.

Lunedì sera, due ore dopo aver cenato con i familiari, Ardovino era sui binari in località Fosso Pioppo. Non si sa cosa abbia fatto nell’arco di tempo che ha preceduto la sua morte. Alle 21,37 il diciannovenne era a cento metri dal passaggio a livello dove è stato investito dalla motrice del treno regionale.

Dalla prima ricostruzione fatta dalla Polfer di Battipaglia (diretta dal sostituto commissario Giuseppe Ciancaleoni), il giovane stava camminando a ridosso dei binari. Sarebbe entrato sulla linea ferrata dal passaggio a livello di Fosso Pioppo. Da lì si è incamminato al buio in direzione della stazione di Battipaglia che dista circa due chilometri. L’impatto violento è avvenuto a centro metri dalla sbarra. Il corpo si presentava dilaniato e irriconoscibile.

Dalle indagini svolte dalla Polfer (coordinate dall’ispettore superiore Angelo Pironti e dal sovrintendente Angelo Milite), prevale l’ipotesi del suicidio. Ardovino viene descritto di carattere fragile e molto provato. Soffriva per alcune situazioni vissute che lo avevano portato ad uno stato di depressione. Questi malesseri lo avrebbero portato lunedì sera a compiere l’insano gesto di togliersi la vita, lasciandosi travolgere da un treno in corsa.

Il giovane pizzaiolo che aveva avuto un figlio, ha lasciato l’abitazione familiare senza apparenza dello stato di sofferenza. Due ore più tardi, invece, la tragedia. Il passaggio a livello di località Fosso Pioppo, è in una zona isolata e non illuminata. Cinque mesi fa, in circostanze che non hanno mai convinto i familiari, morì nello stesso punto il messinese Andrea Galati Rando.

Massimiliano Lanzotto

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