l’inchiesta 

Tragedia al porto, da una perizia la verità sull’incidente di Tafuri 

Una perizia per chiarire le condizioni ambientali e gli aspetti tecnici della morte di Beniamino Tafuri, il 42enne salernitano vittima di un incidente sul lavoro al porto. È quanto deciso dal gup...

Una perizia per chiarire le condizioni ambientali e gli aspetti tecnici della morte di Beniamino Tafuri, il 42enne salernitano vittima di un incidente sul lavoro al porto. È quanto deciso dal gup Ubaldo Perrotta del tribunale di Salerno che deve decidere sul rinvio a giudizio dei due indagati: il carrellista e il rappresentante legale della società “Magazzini generali”.
All’udienza di ieri c’è stata la nomina del perito che si è riservato due mesi per il deposito della relazione. Prima di un eventuale processo, il giudice ha chiesto un approfondimento sullo stato di manutenzione del carrello elevatore, sull’applicazione delle norme di sicurezza nel cantiere e sulla dinamica dell’incidente mortale. Tra elementi di prova che saranno chiariti con il contraddittorio fra le parti (per la difesa l’avvocato Arnaldo Franco) nel corso dell’incidente probatorio.
Il 18 dicembre scorso, Tafuri rimase schiacciato fra una parete di rame e il carrello in movimento. Quel giorno l’operaio stava lavorando al carico di merce da consegnare a delle fabbriche di Latina ed Avellino. Dalla ricostruzione fatta finora, Tafuri ebbe un problema ad una mano. Per questa ragione aveva rallentato il lavoro, sfilandosi un guanto. Il collega in difficoltà aveva spinto il manovratore del carrello a disinserire la marcia e scendere dal mezzo per sincerarsi delle sue condizioni. Nel fare la manovra – secondo la ricostruzione fatta finora – il carrellista avrebbe dimenticato di inserire in freno di stazionamento. Senza un controllo o un freno, il carrello si era mosso, incastrando Tafuri tra il carrello e le barre di rame. L’operaio ferito stava inserendo i cunei tra le balle. Un’operazione di routine, che si fa per separare i fardelli imballati e consentire, a chi è addetto in quel momento al carrello, di poterle issare più agevolmente sui mezzi pesanti. Le fasi dell’incidente saranno esaminate ora dal perito incaricato dal gup. Dalla relazione si spera arrivino i necessari chiarimenti.
Massimiliano Lanzotto
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