IL CASO

Traffico reperti Isis, la Procura di Salerno apre un'indagine

Farebbe tappa a Vietri sul Mare il commercio di materiale archeologico saccheggiato nel corso di questi anni tra Iraq, Siria, Libano e Egitto. L'ombra della camorra e della 'ndrangheta

SALERNO La Procura di Salerno ha avviato un'indagine sul presunto traffico di reperti archeologici depredati dall'Isis tra Iraq, Siria, Libano ed Egitto che, secondo un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa, farebbe tappa a Vietri sul Mare. La Procura, diretta da Corrado Lembo, ha dato incarico alla polizia giudiziaria di approfondire le notizie di stampa. Nei prossimi giorni gli inquirenti potrebbero ascoltare l'autore dell'articolo in merito alle notizie pubblicate. Attivata la procedura di indagine, sul territorio stanno operando i carabinieri del comando provinciale di Salerno, quelli del Ros e i colleghi della Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.

Sul traffico internazionale di reperti archeologici dell'Isis, finalizzato all'acquisto di armi, si allunga anche l'ombra della camorra e della 'ndrangheta.. Secondo l'articolo della Stampa un intermediario della 'ndrangheta accompagnerebbe i clienti in un negozio che si trova in una delle frazioni nella cittadina della Costiera seguendo un preciso e accorto modus operandi, studiato per non creare sospetti. La vendita dei reperti archeologici sarebbe uno dei modi che gli estremisti islamici dell'Isis adottano per reperire denaro da destinare all'acquisto delle armi dalla mafia russa. E a fare da intermediari e da venditori sarebbero proprio esponenti appartenenti alla cosche calabresi, precisamente quelle di Lametia Terme. Acquirenti e venditori, inoltre, si darebbero appuntamento in un noto hotel di Vietri mentre la merce da vendere giungerebbe nel porto di Gioia Tauro dalla Turchia, prima di fare tappa in Costiera. Il giro di affari generato dal traffico di reperti archeologici da parte degli islamisti, secondo l'Unesco, sarebbe di circa 250 milioni di dollari, mentre agli intermediari andrebbero tra il 2 e il 5% delle vendite.