IL FATTO

Traffico di rifiuti tra Bulgaria e Salerno: maxi indagine

Si tratta di materiale pericoloso consegnato a società fittizie estere: 17 mila tonnelate di scarti abbandonati in centri abitati

SALERNO - Task force tra Procura di Salerno e colleghi bulgari per smantellare un traffico di rifiuti internazionale. La procura bulgara sta svolgendo una maxi indagine sull'importazione non regolamentata dall'estero, compresa l'Italia, di rifiuti pericolosi nel Paese. E' coinvolto il gruppo bulgaro Monbat, che produce principalmente batterie per automezzi e si occupa del rispettivo riciclaggio nella filiale Monbat Recycling. L'indagine riguarda un gruppo criminale di undici persone tra i quali i proprietari di Monbat, i due fratelli Atanas e Plamen Bobokov, e l'ex viceministro dell'Ambiente, Krassimir Zhivkov.

La procura ha reso noto che le società del gruppo Monbat registrate in Romania, Italia e Serbia importavano in Bulgaria grandi quantità di rifiuti pericolosi e le consegnavano a società fittizie, che non avevano la rispettiva capacità di stoccaggio e trattamento. Nel corso dell'indagine, un totale di quasi 17mila tonnellate di rifiuti non regolamentati, dei quali circa ottomila pericolosi, sono stati rilevati in abbandono in diversi posti nei pressi di centri abitati della Bulgaria settentrionale. L'agenzia bulgara Bta riferisce che nell'ambito delle indagini è stata costituita, con l'assistenza di Eurojust, una squadra investigativa congiunta tra la Procura speciale bulgara e le Procure di Salerno, Milano e Firenze.