Tra Roman Vlad e Positano ora il legame è per l’eternità

Il sindaco De Lucia asseconderà l’ultima volontà del celebre pianista scomparso Le spoglie del grande artista saranno custodite nel cimitero del comune costiero

POSITANO. Aveva chiesto personalmente al sindaco di Positano, Michele De Lucia, di essere seppellito nel cimitero della “città verticale”. E, naturalmente, il desiderio di Roman Vlad, il pianista e musicologo contemporaneo, tra i più famosi al mondo, scomparso il 21 settembre, sarà esaudito.

Perché, oltre ad essere cittadino onorario del paese della Costiera, Vald era unito a Positano da un legame indissolubile, che va al di là dell’appartenenza territoriale. Una simbiosi unica, un amore ricambiato reciprocamente, in quanto Vlad era innamorato di Positano e Positano adorava Vlad.

L’ultima visita del compositore ci fu lo scorso mese quando Roman Vlad non seppe resistere alla lontananza dalla sua “amata” e raggiunse Positano in occasione della presentazione del libro“Vieni qui, il paese è una fiaba”, di Matilde Romito.

E, a gennaio scorso, proprio per restare per sempre là dove si sentiva a casa sua, Vlad in un incontro con il primo cittadino chiese se fosse stato possibile mettere a disposizione uno spazio dove collocare le sue urne cinerarie nel cimitero cittadino, per dimorare per sempre nel paese dei suoi sogni.

Naturalmente De Lucia e l’Amministrazione comunale non hanno detto di no. «Siamo orgogliosi - evidenzia il sindaco - di soddisfare l’ultimo desiderio di una personalità di tale spessore culturale e sensibilità».

Dunque Vlad resterà per sempre sulla Divina, quel comprensorio che sentiva suo e che, a sua volta, lo aveva adottato. Perché il musicologo era anche cittadino onorario di Ravello e, perciò, pure la città della musica piange la morte del suo illustre concittadino. «Per tutta la comunità di Ravello – rimarca il sindaco Paolo Vuilleumier - è stata una giornata di lutto per la scomparsa di un grande amico della città». «Vlad aveva eletto la costiera amalfitana, privilegiando Positano e Ravello, tra le località a lui più care – aggiunge il primo cittadino – e, per un lungo lasso di tempo, quando ricopriva l'incarico di consulente artistico del Festival wagneriano, rese la manifestazione tra le più importanti ed apprezzate a livello internazionale, ospitando musicisti di grande fama. È anche grazie al suo autorevole lavoro che Ravello si è potuta fregiare del titolo di "Città della Musica».

E l’Amministrazione comunale, grata del suo impegno e interpretando i sentimenti dell’intera collettività, lo insignì infatti della cittadinanza onoraria”.

Gaetano de Stefano

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