il convegno a palazzo di città

Tra Forza Nuova e antifascisti solo cori, sfottò e striscioni

L’arrivo di Roberto Fiore in città aveva tenuto i battipagliesi con il fiato sospeso, ma alla fine è filato tutto liscio. In un clima surreale, ieri mattina, nel salotto comunale di Palazzo di Città,...

L’arrivo di Roberto Fiore in città aveva tenuto i battipagliesi con il fiato sospeso, ma alla fine è filato tutto liscio. In un clima surreale, ieri mattina, nel salotto comunale di Palazzo di Città, s’è svolta la conferenza sull’immigrazione organizzata da Forza Nuova. A presidiare l’area, cento uomini delle forze dell’ordine da tutta la Campania, tra carabinieri, poliziotti e finanzieri. E gli uomini della polizia municipale. Cordoni e transenne per impedire contatti tra i militanti di Forza Nuova e gli “antifascisti battipagliesi”, come si sono autodefiniti, che, coordinati dall’Anpi e da Sinistra Italiana, si sono riuniti nei giardinetti di piazza Aldo Moro per un sit-in. A vigilare su tutto, il questore di Salerno, Pasquale Errico.

I momenti di massima tensione sono stati proprio l’ingresso di Fiore a Palazzo di Città, poco dopo le 11, e il suo allontanamento alle 12,30. “Boia chi molla”, “No all’immigrazione” e “Fiore orgoglio nazionale”, urlano i forzanovisti mentre accedono al Palazzo. “Delinquente” e “Criminale” gli epiteti che risuonano dall’altro lato, accompagnati da “Bella, ciao” e “Noi siamo antifascisti”. Qualcuno, all’uscita dal Comune, fa il saluto romano; dall’altra parte, qualcun altro tende il pugno.

Fiore cammina in silenzio. «Ci fan venire la voglia di chiedere allo Stato azioni contro l’Anpi, che riceve dei finanziamenti», aveva detto poco prima rispondendo alle domande sulle azioni intraprese da Anpi Salerno, che ha scritto al presidente della Repubblica per chiedere la messa al bando di Forza Nuova. Gli antifascisti issano il tricolore e uno striscione: “Il dovere della memoria, il futuro dei diritti”. Qualcuno si traveste da clown, qualcuno distribuisce mazzetti di broccoli: «L’unico fascio che ci piace è il fascio di friarelli», c’è scritto su un volantino.

C’è pure qualche rappresentante dell’amministrazione. Assente Cecilia Francese. La sindaca è a Eboli, al “Perito-Levi”. «Avremmo voluto dare un fascio di friarielli pure a lei», dicono polemicamente i contestatori. Nel pomeriggio, con una nota stampa, la prima cittadina ringrazia il prefetto Salvatore Malfi, il questore e le forze dell’ordine, e aggiunge: «Dialoghiamo con tutti e siamo aperti al confronto democratico...».(c. l.)

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