Tra Cava e Pellezzano torna la discarica 

Due anni fa il tratto fu ripulito da Legambiente, oggi è di nuovo invaso da barattoli puzzolenti e rifiuti di ogni genere

Tante promesse e nessun controllo, la Provinciale 129 ridotta a discarica. Di nuovo. Il confine tra Cava de’ Tirreni e Pellezzano è nuovamente sommerso dai rifiuti tanto che automobilisti e pedoni, che quotidianamente percorrono il tratto che separa i due comuni, ormai sono costretti a fare lo slalom per evitare barattoli di pomodoro, mobili abbandonati e materiali di risulta. Una segnalazione che arriva da numerosi residenti che hanno notato, nei giorni scorsi, la presenza (e la puzza) di barattoli di conserve di pomodoro incendiati e sversati sul ciglio della strada. Una serie di microdiscariche lungo tutto il tratto di strada provinciale che, in sostanza, fanno da apripista a quello che è possibile rinvenire poco più avanti: uno scenario di contorno tutt’altro che edificante.
Un paesaggio che sembrava fosse stato bonificato una volta per tutte in occasione dell’edizione 2016 di Puliamo il Mondo, organizzata dal locale circolo di Legambiente. Purtroppo non è stato così e se sono scomparse le carcasse di automobili incendiate (almeno quello), ben altro è possibile rinvenire nel vallone che fa da confine naturale tra Cava de’ Tirreni e Pellezzano.
Da qui all’indignazione del presidente di Legambiente Cava, Attilio Palumbo, che ha sottolineato la necessità di intervenire anche a tutela della salute pubblica. «La situazione è tragica, ci sono rifiuti pericolosi e speciali, dannosi per la salute dei cittadini – ha spiegato Attilio Palumbo – ricordiamo che i valloni di quelle strade portano in centro sia a Cava de’ Tirreni che a Pellezzano e le acque inquinate dai rifiuti tossici possono arrivare fino alle nostre case. È una questione da tenere sotto controllo e bisogno intervenire. L’attività di pulizia che facemmo due anni fa doveva servire da sprono ai due comuni per attuare le promesse che erano state fatte. Si era parlato di sistemi di videosorveglianza in zona e maggiori controlli da parte degli organi preposti. A due anni da quella edizione di Puliamo il mondo, invece, non è stato fatto praticamente nulla».
Da parte di Legambiente Cava c’è ora la volontà di ritornare sul posto per replicare la pulizia della zona, con la promessa, stavolta, che ci siano riscontri efficaci. «C’è bisogno di un accordo scritto tra le amministrazioni di Cava de’ Tirreni e Pellezzano in cui si specifica che l’area sarà vigilata, che saranno apposte delle telecamere e che il tratto verrà riqualificato anche dal punto di vista turistico, per evitare che venga lasciato a se stesso e diventi ancora una volta preda continua dei malviventi che sversano rifiuti. Basterebbe pensare alla realizzazione di alcuni sentieri naturalistici o di percorsi di trekking che rendano più attraente il tratto per disincentivare lo sversamento e gli atti vandalici».
Giuseppe Ferrara
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