«Tossicodipendenti degrado e incuria in piazza Merola» 

Agropoli, i residenti chiedono controlli all’amministrazione Cucco: «Basta vedere giovani che si bucano pure di giorno»

AGROPOLI. Piazza Merola, in particolare l’area dove insistono i bagni pubblici, è diventata da tempo covo per tossicodipendenti. A testimoniarlo, la presenza di numerose siringhe usate e abbandonate pericolosamente a terra. Una situazione di degrado, che sta creando numerose proteste tra i residenti. Spesso chi passa in zona, suo malgrado, non può non notare qualche tossico mentre si inietta la droga.
A sollevare la necessità di intervenire con delle azioni mirate, è Marco Cucco che ha anche documentato con delle foto lo stato in cui versa questa area. «Il degrado in cui versano alcune aree del territorio – afferma Cucco – non è più tollerabile. In pieno giorno a ridosso del mercato ortofrutticolo bisogna assistere a certe scene con persone che si drogano. È necessario predisporre dei controlli mirati da parte delle forze dell’ordine e dalle istituzioni comunali. È ora di prendere seri provvedimenti».
Il problema sollevato da Cucco è di vecchia data. Nel corso degli anni infatti, i servizi igienici sono stati utilizzati da tossicodipendenti e, in più di un’occasione, sono stati oggetti di atti vandalici. Tanto che, proprio per questa motivazione, l’amministrazione comunale del sindaco Adamo Coppola ne ha predisposto la chiusura. Non è noto se e quando saranno riaperti al pubblico
L’argomento è stato anche oggetto di un’interrogazione consiliare, discussa nell’ultimo consiglio comunale, presentata dal consigliere del Movimento 5Stelle, Consolato Natalino Caccamo. Non è un problema trascurabile, in quanto l’area di piazza Merola insiste in pieno centro urbano, tra l’ex stadio comunale Landolfi, Palazzo di Città e la scuola media “Gino Rossi Vairo” . Si tratta, dunque, di una zona molto trafficata anche in considerazione del fatto che, quotidianamente, nell’area si svolge il mercato settimanale ortofrutticolo.
Nell’ultima assise pubblica, l’assessore Eugenio Benevento, in risposta all’interrogazione del consigliere Caccamo, ha spiegato che la chiusura dei bagni era stata causata proprio per debellare la presenza dei tossicodipendenti che la utilizzavano come rifugio. Benevento ha sottolineato che i bagni non sarebbero stati riaperti perché essendo stati vandalizzati vanno sistemati con la disposizione di nuovi lavori di riqualificazione. In effetti, il rischio reale è che la loro riapertura potrebbe ulteriormente aggravare il fenomeno della presenza di tossicodipendenti in zona.
Angela Sabetta
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