la protesta

Tosap e Tari: i ristoratori dal sindaco

Gli esercenti di bar e di attività di ristorazione con tavolini all’aperto, ieri pomeriggio hanno incontrato il sindaco Galdi per protestare contro la nuova tassa che si sono visti recapitare. Oltre...

Gli esercenti di bar e di attività di ristorazione con tavolini all’aperto, ieri pomeriggio hanno incontrato il sindaco Galdi per protestare contro la nuova tassa che si sono visti recapitare. Oltre alla Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, da quest’anno dovranno infatti pagare anche la Tari che è proporzionale allo spazio occupato. «Non è sopportabile un’ulteriore tassazione che va ad assottigliare ulteriormente i già magri guadagni», hanno fatto presente al primo cittadino i proprietari di locali, accompagnati da Lucio Senatore, del bar “al Duomo”, rappresentante della categoria per Confesercenti, e dal presidente di Confesercenti Cava, Aldo Trezza.

Il sindaco ha fatto presente che la Tari sugli spazi esterni, definita su indicazioni della Regione, è stata introdotta per regolamentare allo stesso modo sia gli spazi di proprietà che quelli pubblici esterni ai locali ed è proporzionale alla metratura. La stessa Tari, però, viene calcolata in base all’effettivo utilizzo in termini di giorni, che l’esercente stesso dovrà indicare nei nuovi moduli scaricabili da stamane sul sito del Comune. «Per venire incontro a chi esercita sul territorio cavese servizi di ristorazione e bar avvalendosi di spazi esterni pubblici - ha ipotizzato Galdi - si può però ipotizzare una riduzione della Tosap che vada a compensare i tributi da versare». Una soluzione che il sindaco ha promesso di verificare entro sette giorni, come da verificare è anche la possibilità di un pagamento della Tari in relazione agli orari di utilizzo.

«Sono soddisfatto dei risultati raggiunti, perché c’è stata un’apertura e una comprensione ai problemi della nostra categoria», ha chiosato Trezza che resta in attesa della risposta del sindaco.

Imma Della Corte

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