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«Torretta Cave, nuove indagini sui rifiuti interrati»

PAGANI. La Torretta Cave a Pagani ancora al centro di polemiche. Diverse le associazioni ambientaliste che chiedono con quale materiale è stata riempita la cava. Il primo ad interrogarsi Emiddio...

PAGANI. La Torretta Cave a Pagani ancora al centro di polemiche. Diverse le associazioni ambientaliste che chiedono con quale materiale è stata riempita la cava. Il primo ad interrogarsi Emiddio Ventre del Comitato No Vasche, per il quale la cava «è stata riempita con qualche materiale di risulta, che tipo di materiale è un mistero, certamente c’era un buco che adesso non c’è più. Bisognerebbe fare un monitoraggio specifico per comprendere la reale situazione».

Il primo a porsi delle domande in questi anni sulla situazione della Torretta era stato il presidente dell’associazione No Aids Onlus Giuseppe Barone, che più volte ha scritto a Regione e Arpac e in ultimo al sindaco Salvatore Bottone. «La vicenda risale al 2007 quando la nostra associazione chiese una verifica all’assessorato all’Ambiente della Regione e al direttore generale dell’Arpac. Dal sopralluogo effettuato alla cava dismessa di via Amalfitana, si accertò il riempimento con materiale di risulta di varia natura, stimato (dagli agenti) in circa 40mila metri cubi. I tecnici dell’Arpac accertarono il riempimento di cava con terreno di varia natura misto a materiali di demolizione e costruzione, ed altri rifiuti». Il 24 agosto 2012 Barone invio all’Assessore all’Ambiente della Regione, alle autorità competenti in materia, una specifica relazione . Il sito risultava censito dall’Arpac, ma non era stato inserito nel censimento dei siti potenzialmente contaminati. L’Arpac in passato in ogni caso è stata ferma nel chiarire che furono rinvenute 1000 tonnellate di rifiuti urbani depositati in quella zona dalla società comunale Multiservice, creata dall’allora sindaco di Pagani, Alberico Gambino.

Gerardo Vicidomini