LA STORIA

Torre Orsaia, corsa in ospedale: grazie all’Arma

I carabinieri scortano giovane in dolce attesa, elogio in una lettera

TORRE ORSAIA - «I nostri veri angeli indossano una divisa e sono in strada per noi». È questa una parte significativa della lettera che una giovane coppia di Montesano sulla Marcellana ha indirizzato alla stazione dei carabinieri di Torre Orsaia e al Comando Provinciale dell’Arma per una “particolare” operazione che ha visti protagonisti lo scorso 8 agosto il luogotenente Umberto Felice e l’appuntato scelto Francesco Armentano . I militari erano di pattuglia lungo la Statale Bussentina, nei presso dello svincolo che conduce a Torre Orsaia, quando a velocità sostenuta vedono spuntare un’automobile con a bordo due persone.

Considerata l’alta velocità, i militari hanno decidono di imporre l'alt per multare il conducente ma nel momento in cui si sono avvicinati all’autovettura per fare i dovuti accertamenti e redarguire la coppia, la questione assume una dimensione completamente diversa. Il conducente infatti spiega ai carabinieri le motivazioni che l’avevano indotto a commettere l’infrazione: la moglie che era al suo fianco si trovava all'ottavo mese di gravidanza e accusava dei fortissimi dolori al ventre. Motivo per il quale si apprestava a raggiungere velocemente l’ospedale “Immacolata” di Sapri. Ascoltate le valide motivazioni i due militari diretti dal comandante della stazione di Torre Orsaia, Domenico Nucera , provvedono a scortare la giovane coppia fino all’uscita della Bussentina, visto il traffico sostenuto per poi immetterli lungo la Statale 18 che da lì a poco li avrebbe condotti presso il nosocomio saprese per i dovuti accertamenti.

Un gesto esemplare compiuto dai due militari che ha permesso alla coppia di raggiungere il Pronto Soccorso in breve tempo. «In quel momento non ci siamo complimentati con i nostri soccorritori - si legge nella lettera - . Non abbiamo ringraziato non per presunzione o altro ma semplicemente perché essendo una coppia giovane e presto neo genitori il nostro unico pensiero era rivolto al benessere del bimbo». Ma a distanza di appena una settimana i due genitori ci hanno tenuto a ricordare e sottolineare in maniera formale l’importante gesto compiuto dai due carabinieri. «Vi ringraziamo di vero cuore perché non tutti sono disposti a porgere una mano in situazioni di emergenza. Il vostro gesto ci ha riempito il cuore di gioia e soprattutto di fiducia».

Maria Emilia Cobucci
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