Torre Orsaia, autopsia per il cacciatore

Jose Antonio D’Adamo è morto in una battuta di caccia. Si indaga anche sul rilascio delle licenze

TORRE ORSAIA. Continuano le indagini per identificare il cacciatore che giovedì pomeriggio, nel corso di una battuta di caccia al cinghiale, ha colpito mortalmente il 46enne di Torre Orsaia Jose Antonio D’Adamo.

Le indagini, coordinate dal pm Alfredo Greco, mirano a fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente ma anche ad accertare responsabilità nel rilascio di autorizzazioni per la caccia. Dalla morte di Adamo potrebbe aprirsi, quindi, una ben più ampia inchiesta, come testimoniano anche le dichiarazioni del pm.

«La caccia deve esser praticata da professionisti – tuona il sostituto procuratore Greco - Un fucile non si può dare in mano a chiunque. Faremo tutti gli accertamenti dovuti – assicura il magistrato - senza tralasciare nulla».

A preoccupare gli inquirenti è il numero notevole di incidenti verificatisi nel Cilento: gli ultimi due a Torre Orsaia con un morto ed un ferito nel giro di poche ore.

Intanto questa mattina, presso la sala mortuaria dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, il medico legale Adamo Maiese effettuerà l’esame autoptico sulla salma del 46enne di Torre Orsaia. Ma non sarà una classica autopsia: Maiese effettuerà un’autopsia virtuale con tac tridimensionale.

Si tratta di un metodo all’avanguardia, effettuato solo in pochi istituti sanitari d’Italia, che permetterà di risalire con esattezza alla traiettoria del proiettile. Soltanto dopo questo ultimo passaggio sarà possibile fissare la data dei funerali del 46enne.

Le indagini dei carabinieri di Torre Orsaia e Casaletto Spartano sono coordinate dal capitano Emanuele Tamorri. La perizia balistica sul proiettile letale indicherà con precisione da quale fucile è stato sparato.

Jose era un appassionato. Tutti lo ricordano come un cacciatore esperto e molto prudente. Ma era, più in generale, un uomo molto ben voluto nella zona.

Intanto l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) si costituirà parte civile per gli incidenti di caccia di Torre Orsaia. «I recenti fatti accaduti – ha dichiarato Manuela Zambrano, commissario provinciale dell’Enpa - rivelano quanto la drammatica mancanza di legalità che caratterizza l'esercizio della caccia in provincia abbia delle conseguenze devastanti, innanzitutto per i cacciatori».

Vincenzo Rubano

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