economia

Torquato punta su Agro Invest

Il sindaco pensa a un unico strumento per la programmazione

Con le opportune modifiche ed i necessari adeguamenti, potrebbe essere Agro Invest lo strumento di programmazione negoziata che riassuma in sé, catalizzandole in un unicum, le funzioni di tutti gli altri. È questo che sembrerebbe potersi intuire dalle parole del sindaco Manlio Torquato.

Il primo cittadino liquida l’Unione dei Comuni, parlando di «non piena idoneità di quello strumento» che non lo convince. Non fosse altro che per il fatto che «quella struttura va bene solo per i piccoli comuni». E poi ribadisce alcuni concetti-chiave. «Io e la mia coalizione siamo convinti che gli strumenti di programmazione vadano ridotti di numero e divisi per funzioni. Così come siamo convinti che occorre fare una netta distinzione tra quelli che hanno funzionato e che ancora sono operativi e quelli che non hanno più alcuna ragione d’essere».

La propensione è per la summa in uno strumento unico. «Possibilmente - chiosa - già esistente». E questo fa pensare appunto ad Agro Invest, essendo la Patto all’angolo, con i dipendenti in cassa integrazione e la Provincia che ne invoca scioglimento e messa in liquidazione.

Fondamentale «è superare pretesti, divisioni politiche e polemiche». Sottolinea di avere rifiutato «il ruolo di coordinatore», volendo tradurre «lo spirito di servizio» nel fornire sopporto logistico ed organizzativo.

Oggi, per Torquato, ci si trova in contesto in cui «tutti i sindaci - in posizione paritaria - debbono essere coordinatori di loro territori».

Patrizia Sereno

©RIPRODUZIONE RISERVATA