la politica 

«Torquato pensi a fare il sindaco» 

Le opposizioni reagiscono alle parole di accusa del primo cittadino

Che Nocera Inferiore fosse amministrativamente rallentata se ne sono accorti tutti. L’uscita del sindaco Manlio Torquato, che sollecita una «sterzata o a dicembre salutiamo distintamente e togliamo mano», ne è stata la certificazione. Occasione ghiotta per le opposizioni. «Avevo previsto tutto. I nocerini – dichiara Alfonso Schiavo – potevano scegliere tra chi come me era libero e aveva un programma serio per la città e chi, invece, sarebbe stato schiacciato tra due potentati: da una parte De Luca e da una parte il centrodestra. In questo momento Torquato non sa bene a chi votarsi. La sua maggioranza si è sgretolata, perché inconsistente. In tutto questo – prosegue il consigliere di sinistra – Nocera langue e con i grandi problemi lasciati alla loro naturale evoluzione: fogne, Montevescovado, Fosso Imperatore. Torquato prova a fare l’amministratore di condominio, senza riuscirci. Prima vanno via e prima i nocerini potranno scegliere un’anima onesta che possa dare una svolta alla città».
La consigliera di minoranza Tonia Lanzetta rintuzza il primo cittadino: «Faccia il sindaco e si lamenti di meno, la crisi appartiene solo a Torquato, che ha il dovere di amministrare la città, oggi più che mai, dopo l’immobilismo legato alla disastrosa situazione economica lasciata in eredità dal passato».
Reagisce pure l’opposizione extra consiliare. Stefania Puopolo e Matteo Cioffi del coordinamento di LeU: «La situazione di Nocera non è visibile solo alla politica. Tutti i nocerini si accorgono del menefreghismo e immobilismo di questa amministrazione. Si butta solo fumo negli occhi con il “refrigerio estivo”. I problemi di Nocera, invece, restano tanti, a prescindere dai partiti. Non c’è attenzione al commercio, alla pulizia, al lavoro, agli spazi pubblici».
Durissimo Giuseppe Grassi, coordinatore cittadino della Lega: «Lo stallo che lamenta il sindaco e pare non appartenere a tutti i componenti della sua maggioranza fa emergere un quadro preoccupante per il futuro della città. Gli stessi problemi si ripropongono e non si intravede alcuna strategia di risoluzione né una programmazione. Il sindaco è ad un bivio o avere il coraggio di proporre scelte impopolari per la sua maggioranza o consumarsi nell’amministrazione del nulla in attesa di un’ancora di salvataggio politico. Se qualcuno poi pensa a motivazioni extra amministrative, consente di pensare che la verità dello sfogo va cercata in altre aule».(s. d’ a.)
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