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Torquato: «Giusto dividere le deleghe»

«Io non regno, faccio il sindaco e cerco di farlo al meglio. Di questi tempi non è facile». Così il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, alla vigilia della riunione di maggioranza che tante...

«Io non regno, faccio il sindaco e cerco di farlo al meglio. Di questi tempi non è facile». Così il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, alla vigilia della riunione di maggioranza che tante indiscrezioni sta scatenando il città.

La sua risposta va a chi, provocatoriamente, lo ha dipinto come un sovrano incontrato per mancanza di consistenza della maggioranza e delle minoranze che, però, a suo avviso, «fanno la loro parte chi più chi meno correttamente. Poi c’è chi sa collaborare e chi no».

E alla domanda se sia scomparso a Nocera il canonico dibattito tra i due storici poli politici risponde che «non c’è più una destra e una sinistra che si differenzino in quanto tali, ma non solo qui, ovunque veda cosa sta succedendo a destra per la corsa a sindaco di Salerno o nel Pd per le primarie, volano gli stracci ovunque».

Quanto ai maldipancia, alle presunte accuse di mancanza di confronto politico e alla predilezione dei social network, Torquato replica che «tutti passaggi sono pubblici e politici, nelle commissioni o nelle riunioni di maggioranza. Credo che abbiamo il maggior numero di consigli comunali all’attivo. Peraltro trasmessi in streaming. Quanto ai social è vero ormai hanno sostituito la piazza. Ma non è questo che mi interessa, sono le scelte e gli atti amministrativi quelli che contano. Come dice un collega di maggioranza Guido Tafuro, l’importante è non confondere l’amministrazione con il sacco delle noci, dentro cui buttar la mano per tirarne fuori il maggior numero possibile. Di noci, ovviamente».

Le polemiche nella sua maggioranza sarebbero rivolte, però, soprattutto all’imminente redistribuzione delle deleghe, alcune delle quali potrebbero andare a consiglieri. «Polemiche non direi, solo qualcuno si è lamentato, peraltro civilmente. Io credo che se ci sono gruppi consiliari privi di assessore, è giusto delegare a qualche consigliere delle attività. La legge lo prevede, lo si fa ovunque, e le deleghe sono fatte per lavorare. Vuoi vedere che se non le assegnavo qualcuno si lamentava del contrario?».

E alla domanda su quale sia la percezione del suo attuale indice di gradimento conclude dicendo che non lo sa e che non ci pensa «più di tanto. Non credo che questa a amministrazione ci siano serie alternative».

Infine: «L’importante è il lavoro che si fa per la città, cui ho dedicato una parte della mia vita. Indice di gradimento? E mica siamo a San Remo».

Algia Testa

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