Tornano i Valium e fanno la “rivoluzione”

SALERNO. I Valium colpiscono ancora: il 23 febbraio, la band salernitana presenterà il nuovo album, “Revolution”, sul palco del Mumble Rumble. Con “Willy (e la teoria della cospirazione)”, pubblicato nel 2007, la band iniziò a muoversi nel panorama new beat nostrano. A “Willy” seguì il primo album ufficiale, nel 2010: “La Maledizione sta per arrivare” (Warner Chappell, mixato da Matteo Cantaluppi -The Collettivo, Canadians, Neffa - e masterizzato a Londra da Jon Astley -The Who, Rolling Stones, Paul McCartney ).

Ai due lavori già pubblicati segue, ora, la “rivoluzione”: a due anni di distanza Marco Sabino (voce e chitarra), Luigi Sabino (chitarra e voce), Alain Fortunati (basso) e Fernando Manzo (batteria) tornano a raccontare la loro città (mai citata, ma sempre riconoscibile) da un punto di vista apolitico, amorale ma non per questo disinteressato. Dodici tracce che raccontano con tono ironico e affettuoso la presa di coscienza e la conquista dell’indipendenza, una rivoluzione già avvenuta, spirituale e personale.

Band simbolo del New Beat salernitano, e manifesto della cultura indipendente, i Valium si caratterizzano per uno stile che passa per melodie orecchiabili e arrangiamenti elaborati, suoni vintage e sfuriate rock. L’intensa attività live li ha portati a suonare dovunque in Italia e a collezionare importanti opening act tra cui: Tre Allegri Ragazzi morti, The Fire, the Hormonauts e Zen Circus. Hanno avuto giorni dark (Tnt-I giorni Dark, ep 2002), teorizzato cospirazioni e lanciato maledizioni e ora sono pronti a un nuovo “attacco”. Fuori moderni, dentro vintage. O qualche volta il contrario, perché sembra soprattutto che ai Valium piaccia cambiare.

La cover del disco è un lavoro dell’artista Christian Sciascia.

Alessandra De Vita

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