Tornano a Ravello i reperti archeologici

I gioielli di Villa Rufolo stavano per finire all’asta. Recuperati in extremis grazie all’intervento della magistratura francese

Alcuni importanti reperti che erano stati portati via anni fa da Villa Rufolo - e che stavano per essere messi all’asta a Parigi - torneranno presto a Ravello (Salerno). Ad annunciarlo è il segretario generale della Fondazione Ravello, Secondo Amalfitano, che con soddisfazione ha detto che si è messo «così un altro importante tassello per la ricostituzione del patrimonio originario». La restituzione dei reparti è stata ufficializzata oggi dal Ministero per i Beni Culturali e Amalfitano già sta pensando di organizzare un incontro a Ravello col ministro dei Beni culturali, Massimo Bray.

Finora a Ravello sono già restituiti alcuni quadri e libri. Diversi i reperti che saranno riportati a Villa Rufolo: si tratta di un frammento di sarcofago scolpito, una bocca di fontana gianiforme, un insieme di quattro specchi ed altro ancora. «Un lavoro non facile - spiega Amalfitano - andato avanti per tempo, procedure che sono andate avanti per circa tre anni». L’ultimo atto solo pochi giorni fa quando la magistratura francese ha disposto la restituzione dei reperti. «Noi avevamo già dato ampie assicurazioni ai diversi cittadini e associazioni che sollecitavano e fremevano per la conclusione della vicenda, ma ci rendiamo conto che, in un mondo di parolai e venditori di fumo, le parole servono a poco», dice Amalfitano. «Ancora una volta Fondazione Ravello, oggi presieduta dall’onorevole Renato Brunetta, risponde con i fatti e dà conto del suo operato. Fino ad oggi nessuno, e sottolineiamo nessuno, impegno è stato disatteso, questa ne è l’ennesima riprova», conclude Amalfitano.