Tornano a casa le famiglie sfollate 

Dopo dodici giorni termina lo sfratto dalla palazzina “Tarallo” di via Baratta

Ritorno a casa. Dopo dieci giorni di calvario, i dodici condòmini della palazzina “Tarallo”, evacuata lo scorso 9 luglio a causa d’un cedimento del terreno nell’attiguo cantiere della “Vitolo & Vitolo” di Claudia Lanzetta, hanno ripreso possesso nella tarda mattinata di ieri delle proprie abitazioni. La sindaca Cecilia Francese e il dirigente dell’ufficio tecnico, Pasquale Angione, hanno sottoscritto il documento di revoca dell’ordinanza di messa in sicurezza emanata all’indomani dello smottamento.
«Non sono visivamente riscontrabili segnali di criticità strutturale immediata del civico 267 di via Baratta», scrivono la prima cittadina e l’ingegnere sulla base del verbale d’un sopralluogo effettuato lunedì scorso. Sul posto s’erano recati i dipendenti dell’ufficio tecnico comunale, il responsabile della polizia municipale, Gerardo Iuliano, il direttore dei lavori della “Vitolo & Vitolo”, Enrico Erra, e Salvatore Quinto, consulente tecnico di parte nominato dalle tre famiglie che abitano nella palazzina rosa. Nessun problema a detta dei tecnici, che hanno poi preso visione della perizia di Erra, che confermava l’edificazione delle paratie e la realizzazione d’ogni intervento di messa in sicurezza. Per conto del Comune, hanno seguito la vicenda il responsabile del procedimento, Eugenio Villanti, e il referente del servizio pubblica incolumità, Daniele Marzullo. A coordinare il tutto, l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Provenza.
Carmine Landi
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