Torna la “rivolta” dei forestali

Comunità Irno: lunedì la protesta per i ritardi nel pagamento degli stipendi

CALVANICO. Gli oltre cento forestali della comunità montana “Irno Solofrana” sono di nuovo sul piede di guerra e per lunedì prossimo hanno annunciato una giornata di protesta davanti alla sede dell’ente montano a Calvanico.

Le buone notizie giunte martedì scorso, dopo l’incontro in Prefettura tra il presidente dell’ente montano, Luigi Del Regno, il rappresentante prefettizio Roberto Amantea, in sostituzione del Prefetto Maria Gerarda Pantalone, l’esponente regionale Daniela Lombardo, delegata dall’assessore alla forestazione Daniela Nugnes per seguire la vicenda degli stipendi arretrati agli idraulici forestali, e i sindacati, sembrano essersi dissolte dinanzi alla continua mancata erogazione dei salari.

Gli operai lamentano una sorta di “incapacità” (così è stata definita) da parte dei tecnici amministrativi nel consentire il trasferimento dei mandati di pagamento presso gli istituti di credito. Attualmente, la “Irno Solofrana” dispone di una liquidità di cassa pari a circa 190mila euro dei fondi Psr, che vanno ad aggiungersi a una rimanenza di 50mila euro, utile per pagare almeno uno stipendio.

«Attendevamo – tuona un lavoratore della “Irno Solofrana” – il pagamento di un salario entro pochi giorni dall’incontro in Prefettura, secondo quanto stabilito dagli accordi assunti dinanzi ai vertici dell’ente montano e della Regione. Ma ad oggi c’è il rischio concreto di trascorrere un altro ferragosto al verde».

Gli idraulici forestali sono in attesa di ben 16 mensilità. E pensare che la Regione , tramite la delegata della Nugnes, avrebbe garantito il trasferimento, entro la fine di questo mese, di circa 800mila euro relativi agli ex fondi Fas. Si tratta di un acconto rispetto a circa 3 milioni di euro annui che spetterebbero alla “Irno Solofrana” per coprire tutte le mensilità.

Mario Rinaldi

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