Torna la pioggia, incubo Solofrana 

I cittadini di San Severino invocano una urgente pulizia del letto del fiume

MERCATO SAN SEVERINO. Con il cattivo tempo e l’inverno alle porte torna l’incubo Solofrana. Il fiume che attraversa gran parte dei Comuni della Valle dell’Irno, in particolare il centro e le frazioni di Mercato San Severino, resta il sorvegliato speciale da parte dell’Epi (Ermergenza Pubblica Irno) e dei vari organismi preposti alla sicurezza cittadina. I controlli più attenti vengono effettuati per monitorare il livello di innalzamento del fiume che scorre lungo gli argini dei percorsi in cui si incanala l’acqua.
Recentemente, il Solofrana, pur restando sotto controllo, ha causato qualche disagio ai residenti locali e al traffico cittadino. Tuttavia, i soggetti intervenuti per l’emergenza sono riusciti a limitare al massimo i pericoli per la popolazione locale, grazie anche a un discreto funzionamento delle vasche di laminazione che hanno contenuto, in maniera più che accettabile, la portata d’acqua del torrente a seguito dei violenti nubifragi.
L’ultima emergenza, tra l’altro gestita in maniera adeguata dalle autorità preposte, si è registrata a inizio del mese di novembre. In alcuni punti, il torrente è esondato provocando danni ad alcune abitazioni private e attività commerciali, oltre ai disagi alla circolazione, che sono stati prontamente rimossi grazie all’intervento di ditte private attivate dal sindaco Antonio Somma, che aveva messo in moto in prima persona la macchina dei soccorsi per evitare il peggio.
Tuttavia, dubbi e polemiche sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua e della pulizia lungo le zone pedemontane che circondano i confini di Mercato S. Severino sono stati sollevati da centinaia di cittadini, che ogni anno sono costretti a vivere le emergenze che si registrano nel corso delle perturbate stagioni autunnali e invernali, quando la pioggia scende giù copiosa, lasciando dietro se disagi e disastri sul territorio.
Nel mirino è finita soprattutto la scarsa pulizia del letto del Solofrana e dei suoi affluenti, tra cui il torrente S. Rocco. Le zone maggiormente a rischio sono quelle di Pandola, S. Vincenzo e S. Angelo. Alcuni residenti ricordano che il caldo torrido dello scorso mese di agosto, che provocò il prosciugamento del fiume, consegnò uno scenario inquietante alla vista degli osservatori.
Sul letto del fiume, si era formata una fitta vegetazione formata da arbusti ed erba alta. Lungo il percorso del torrente e in prossimità degli argini si erano accumulati detriti e rifiuti di ogni genere. (m. r.)