Roccapiemonte 

Torna la gang dei bancomat Assaltata la filiale della Bper

ROCCAPIEMONTE. Nuovo colpo a un bancomat a Roccapiemonte. A distanza di una settimana si ripete, con la stessa tecnica, il furto di un Atm, come si chiama la macchina del bancomat. Ieri notte, poco...

ROCCAPIEMONTE. Nuovo colpo a un bancomat a Roccapiemonte. A distanza di una settimana si ripete, con la stessa tecnica, il furto di un Atm, come si chiama la macchina del bancomat. Ieri notte, poco dopo le 3,30, un gruppo di malviventi ha assaltato la filiale del Bper, applicando una bomba sull’Atm che con l’esplosione consente di scardinare l’involucro che contiene il cassetto al cui interno vengono stipati anche 15-20 mila euro. Il forte boato nel centralissimo corso Mario Pagano ha svegliato i residenti. La carica esplosiva è deflagrata danneggiando anche l’interno della filiale dell’istituto bancario.
Il colpo arriva a distanza di pochi giorni da un altro similare messo a segno a pochi metri, al bancomat della banca Ubi-Carime, in piazza Zanardelli, addirittura sotto il palazzo comunale. Nella notte tra il 2 e il 3 novembre scorso, poco prima delle tre l’esplosione di un ordigno forse a gas ha disperso parte dei vetri e delle inferriate della filiale dove c’era l’Atm nella piazza antistante. In corso anche in questo caso di ieri notte gli accertamenti per stabilire l’ammontare dei soldi portati via con il colpo. Il furto sia nel primo che nel secondo assalto è stato messo a segno nella notte che precede il sabato quando la carica di denaro negli Atm è maggiore poiché nei weekend la richiesta di denaro contante aumenta. Se entrambi gli episodi indagano i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino e della stazione di Castel San Giorgio anche per stabilire se vi sia un collegamento tra i due episodi.
È notorio che esistono più bande specializzate in questo settore, solitamente con base in alcuni quartieri di Napoli, e che mettono a segno colpi con una rapidità impressionante, tale da portar via la cassaforte del bancomat prima che sul posto arrivino le guardie giurate convenzionate con gli istituti di credito o le forze dell’ordine. Sbalordita la cittadinanza non solo per la pericolosità di questi colpi ma anche per i danni che producono agli utenti costretti a cercare soluzioni diverse per i loro prelievi.
Salvatore De Napoli
©RIPRODUZIONE RISERVATA.