disagi ambientali

Topi e scarafaggi in pieno centro Cavaiola sporca

Malcontenti e lamentele da parte dei cittadini e dei commercianti cavesi per le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versa quasi tutta la città. Con l’aumentare del caldo, infatti, le...

Malcontenti e lamentele da parte dei cittadini e dei commercianti cavesi per le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versa quasi tutta la città. Con l’aumentare del caldo, infatti, le lamentele sulle scarse condizioni di pulizia e sull’inquinamento ambientale vengono da più fronti.

Nelle zone centrali, proprio ieri è stata protocollata una petizione firmata in una sola giornata da quasi 100 persone, fra commercianti e cittadini, per sollecitare una derattizzazione ed un intervento di disinfestazione delle strade dato il proliferare di scarafaggi e di topi che, oltre le strade, infestano le attività commerciali. «Vere e proprie colonie di scarafaggi invadono anche le attività di bar e ristorazione», affermano alcuni avventori.

Situazione peggiorata dal proliferare di deiezioni canine, che invadono le strade ed i marciapiedi, e dall'urina di cane che, oltre a deturpare i pilastri del centro porticato, genera con l’aumentare del calore una puzza non sopportabile. «Non possiamo continuare a lavorare in tali condizioni - affermano i negozianti firmatari della petizione - così si deturpa l’immagine di Cava, che da sempre si basa sul commercio e sul turismo di qualità».

Nella petizione si legge, infatti, anche la richiesta di ripristinare la pulizia delle strade, riattivando il lavaggio effettuato con le lance per riportare la situazione a livelli sufficienti di igiene. «Ogni negoziante solitamente lava la parte antistante il suo negozio - affermano - ma la strada deve essere pulita più a fondo». Viene, infine, richiesta nella petizione stessa, la pulizia dei tombini, oramai otturati, e lo svuotamento della fontana in Piazza Duomo, in quanto, si legge, non essendovi al momento i fondi o mancando semplicemente la disposizione per pulirla e riempirla di acque pulite, la fontana è divenuta solo ricettacolo di immondizia ed habitat naturale per le muffe. A ciò si aggiunge che le acque stagnanti attirano mosche e zanzare che infastidiscono quanti, soprattutto anziani, si siedono vicino la fontana, di giorno e la sera.

Intanto dalla periferia giunge nuovamente l’allarme Cavaiola, che nello scorso fine settimana e anche ieri, dopo un periodo di calma, si presentava con le acque di un colore bianco lattiginoso, cui si aggiunge una puzza acre come quella di pesce marcio, che ha invaso la zona rendendo difficile per i residenti rimanere nelle proprie case, se non con i balconi chiusi. «Nonostante il caldo - affermano i cittadini che abitano accanto al tratto di Cavaiola che scorre a San Giuseppe al Pozzo - ci siamo chiusi nelle case nel tentativo di arginare la puzza. Queste situazioni continuano a presentarsi nel fine settimana e dopo l’orario di chiusura delle attività, il che fa pensare ad illeciti. Chiediamo di monitorare costantemente il torrente - concludono - perché chi mette in atto comportamenti irregolari venga finalmente scoperto».

Imma Della Corte

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