Topi e rifiuti in strada, protesta a Torrione

In via Parisi materasso abbandonato da mesi, cartacce intorno al monumento “ vittime dei brigatisti”

Topi che si creano varchi tra i vialetti e salgono su per gli alberi fino ad arrivare nelle case, rami che entrano nelle finestre delle abitazioni, rifiuti abbandonati da mesi e bottiglie di alcolici e cartacce che invadono la piazzetta dove è stata eretta la lapide in onore delle vittime del terrorismo. È quanto si vede facendo una breve passeggiata lungo via Antonio Parisi, in una delle aree più verdi di Torrione, a pochi passi dalla centrale via Posidonia.

Tanti i problemi di igiene che i residenti della zona lamentano con frequenti telefonate agli uffici comunali competenti, ma - sottolineano - senza avere mai alcuna risposta concreta. Il primo problema riscontrato, soprattutto in estate, è quello delle fronde alte degli alberi pubblici, che invadono le abitazioni. «L’ultima potatura - segnalano i cittadini - risale a un anno e mezzo fa. Da allora più niente, con il risultato che i topi, dopo aver trovato un varco nel terreno accanto agli alberi, salgono per i rami e arrivano fin sopra i davanzali delle finestre».

La raccolta differenziata funziona ed è puntuale, sottolineano i residenti di via Parisi, ma lamentano carenze nel servizio di spazzamento. E citano a esempio la condizione incresciosa che si registra nella piazzetta dedicata alle vittime del terrorismo, dove c’è la lapide ai militari e ai poliziotti uccisi nel 1982 dalle Brigate rosse. Anche in questo spiazzo si accumulano spesso cocci di bottiglie, cartoni contenenti altre bottiglie di liquore e cartacce nel piccolo giardino attorno al monumento.

«Ci vengono a pulire soltanto una volta all'anno - commentano i residenti - ovvero pochi giorni prima della manifestazione di commemorazione. Per il resto dell’anno quell’area è totalmente dimenticata, e capita che di notte diventi anche luogo per il bivacco di vagabondi».

È proprio davanti all'ingresso della piazzetta che si palesa l’immagine più preoccupante: un materasso gettato per strada e praticamente squarciato, con la lana che si è sparsa dappertutto diventando un’ottima “toilette” per cani. «È lì da tre mesi e mezzo - sottolineano gli abitanti - e nessuno lo toglie». Quindi l’appello: «Per evitare inciviltà del genere perché non si potenzia la sorveglianza contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti?».

Diletta Turco

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