Tonni malformati, è allarme nel Cilento

Gli esemplari con doppia spina dorsale pescati al largo di Agropoli. Casi segnalati anche a Punta Licosa

AGROPOLI. Pesci malformati pescati a largo di Agropoli. L’allarme viene da alcuni giovani pescatori i quali hanno raccontato di aver pescato, a circa due miglia dal porto cilentano, alcuni tonni che presentano una conformazione scheletrica “anomala”. «Dopo aver pescato alcuni tonni– racconta un giovane – alcuni miei amici li hanno portati a casa e, aprendoli, hanno notato che gli stessi avevano una doppia spina dorsale, una che partiva dalla testa e l’altra che Passava sotto la pancia per giungere, entrambe, alla coda. Inoltre l’odore come il sapore non era gradevole». I tonni in questione - gli "alletterati", una delle specie più diffuse nel Mediterraneo - non andrebbero oltre il chilo di peso, con lunghezza fino a circa 30 cm.

La specie, probabilmente contaminata, sarebbe stata pescata non solo ad Agropoli ma anche nel tratto tra Castellabate e Punta Licosa. In questo ultimo caso «sono stati pescati due esemplari, mescolati ad esemplari normali, con le stesse caratteristiche». La situazione è preoccupante: tonni simili furono rinvenuti nel Tirreno cosentino, portando la magistratura ad aprire un’inchiesta. A seguito di analisi, compiute da un laboratorio privato, venne appurato che alcune specie anomale presentavano alte concentrazioni di metalli pesanti e Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa); in altri casi erano presenti parametri al di sopra della norma di policlorobifenili (Pcb). Tutti nocivi per gli esseri umani. È possibile che questi tonni siano giunti nei nostri mari da lontano, considerando che tali pesci fanno spostamenti per centinaia di km al giorno.

Andrea Passaro