Tonnellate di rifiuti pericolosi

Casal Velino, cumuli di materiale abbandonati all’aperto: in tre nei guai

CASAL VELINO. Operazione a tutela dell’ambiente, tre persone denunciate. Nei guai sono finiti G. A. di 62 anni, P. P. di 46 e P. N. di 21, tutti di Casal Velino, responsabili di aver abbandonato e depositato rifiuti speciali pericolosi in località “Ieschi”.

Gli agenti della Forestale, diretti a livello territoriale dal vice questore Ferdinando Sileo, hanno accertato la presenza di tre capannoni dismessi e in completo stato di abbandono, con all’interno tonnellate di diverse tipologie di rifiuti pericolosi e non: demolizioni edili, numerosi box metallici per allevamento, letame, laterizi, tubazioni, lastre in vetroresina, nidi e rifiuti plastici provenienti da demolizioni, pannelli isolanti, tubi fluorescenti, elementi di armatura, paletti, gabbie, parti di motori e rifiuti metallici vari. Il materiale depositato direttamente sul suolo e privo di qualsiasi copertura, costituiva una concreta minaccia agli ecosistemi ed agli habitat naturali. Infatti in caso di intense precipitazioni potevano confluire direttamente nelle acque di un vicino canale di scolo, con gravissime conseguenze sia per l’ambiente che per la salute pubblica.

Durante le indagini, effettuate con l’ausilio dei Tecnici della Prevenzione dell’Asl del Distretto di Vallo della Lucania e dell’Arpac di Salerno, è stato appurato che i capannoni venivano utilizzati in passato per l’allevamento di conigli e successivamente abbandonati. I forestali, a seguito di recenti monitoraggi su tutto il territorio Cilentano, hanno rinvenuto diversi siti oggetto di abbandono di rifiuti anche a Centola, in località “Malitto”, a Sanza nelle località “Vesolo” e sulla Statale 517 vin direzione Policastro Bussentino”, a Ceraso e a Novi Velia.

«Per queste criticità – fanno sapere dal comando - sono state attivate prontamente le segnalazioni alle autorità competenti». (v.r.)