Tomba profanata a Polla per rubare i monili del morto

Nuovo inquietante episodio al cimitero dopo il furto di portafiori di rame: è allarme per la sicurezza Ad accorgersi del colpo un parente che ha notato il terreno rimosso. Il sindaco: «Sono sconcertato»

POLLA. Ancora una volta il cimitero di Polla finisce nel mirino dei ladri: è la seconda volta in meno di due settimane. Dopo il furto che ha riguardato i portafiori in rame delle tombe, questa volta sono stati presi di mira gli oggetti in oro indossati da una persona deceduta dieci anni fa e collocati nella tomba. Per recuperare i monili la tomba è stata profanata, probabilmente nella notte tra domenica e lunedì. Ad entrare in azione è stato qualcuno che sapeva che il defunto al momento della morte era stato ricomposto nella bara con numerosi oggetti in oro che era solito indossare quando era in vita. Anche perché le tombe presenti nel cimitero sono circa tremila per cui chi ha agito è andato a colpo sicuro.

Il valore degli oggetti rubati, stando ad una prima sommaria stima basata su quello che ricordano i familiari del defunto, ammonterebbe ad alcune migliaia di euro. Ad accorgersi dell'accaduto è stato un familiare del defunto quando ieri mattina si è recato al cimitero ed ha notato che il terreno che ricopre la bara era stato mosso. Si è insospettito per cui ha informato di quanto avvenuto la polizia municipale che ha subito allertato i carabinieri della locale stazione.

I militari dell'Arma insieme ai vigili urbani hanno appurato che il terreno era stato effettivamente mosso. Nel pomeriggio per fugare ogni dubbio con l'ausilio di un piccolo escavatore, hanno provveduto alla riesumazione della salma. Il sospetto che qualcuno potesse aver profanato la tomba è stato confermato quando dopo aver scavato per circa un metro e mezzo è stata trovata la bara priva del coperchio e piena di terra: all'interno c'erano lo scheletro e dei brandelli del vestito che il defunto indossava, ma degli oggetti in oro nessuna traccia. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per i reati di violazione di tomba, vilipendio di cadavere e furto. Viste le modalità con cui il furto è stato messo a segno, ad entrare in azione potrebbe essere stata anche una sola persona. Si esclude con certezza che possa essersi trattato di un gesto collegato con messe nere o qualche setta satanica. Chi ha violato la tomba lo ha fatto soltanto per appropriarsi dell'oro che il defunto indossava al momento della morte.

I carabinieri hanno raccolto numerosi elementi che potrebbero portare a breve all'individuazione dell'autore della profanazione.

«Sono sconcertato - ha dichiarato il sindaco Rocco Giuliano, che era presente ieri al momento della riesumazione - perché non è pensabile che si possa arrivare a tanto. Chi ha fatto questo è una persona priva di coscienza. Ora mi attiverò subito per far installare un impianto di videosorveglianza nel cimitero».

Erminio Cioffi

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