Tirocini nei Comuni, è scontro sul programma Garanzia giovani

Stop dal Ministero: vietati perché non portano ad assunzioni. La Regione: abbiamo rispettato le regole Le amministrazioni salernitane vanno avanti. Valiante (Baronissi): «Siamo stati autorizzati»

Mentre il sito dell’Arlas, l’agenzia regionale per il lavoro della Regione Campania, continua a pubblicare i monitoraggi riguardanti il programma di “Garanzia Giovani”, snocciolando dati su dati, ecco che ci pensa il Ministero del Lavoro a porre un freno a tanto ottimismo, riportando in primo piano la questione dei tirocini nella Pubblica amministrazione. Con una circolare dello scorso 3 aprile, infatti, proprio a Roma è stato sollevato il dilemma se far svolgere la misura d’inserimento anche negli uffici di Comuni, Province e Regioni, optando per l’esclusione dei tirocini. La finalità base del programma Garanzia Giovani è l’inserimento nel mondo lavorativo. Nelle pubbliche amministrazioni però, l’unico modo per essere assunti è il concorso pubblico e non un’assunzione seguente il tirocinio. Altolà quindi ai tirocini di Garanzie Giovani?

Si direbbe di sì «considerando il principio secondo cui – cita la circolare ministeriale - l’accesso presso la Pa debba avvenire mediante concorso (art.97 della Costituzione). Si ritiene perciò che gli enti pubblici locali, nazionali e transnazionali vadano esclusi dal novero dei soggetti ammessi ad ospitare i tirocini nell’ambito del programma, data l’impossibilità, presso tali soggetti, di un successivo inserimento lavorativo». Tutto chiaro? Sì, tranne che per quella nota del 16 aprile scorso, sempre sul sito dell’Arlas e a firma questa volta della Regione Campania, che tranquillizzerebbe gli enti ed i tirocinanti in attesa di sbarco nelle Pa. «Le istanze ammesse – cita il decreto dirigenziale del 16 aprile - saranno finanziate rispettivamente a valere sulle risorse del Pon Yei e del Piano di Azione e Coesione del settembre 2014, coerentemente alle regole di ciascuna fonte di finanziamento. Di conseguenza, si conferma la piena operatività dei progetti presentati dalle amministrazioni operanti in Campania». In pratica, in poche righe, la Regione Campania sconfesserebbe la circolare ministeriale, senza peraltro fare cenno sulla questione dei concorsi pubblici. Diversi i Comuni del Salernitano che hanno messo a disposizione tirocini. Solo per citarne alcuni: Sala Consilina, Eboli, Albanella, Nocera Inferiore e Baronissi.

L’incertezza a questo punto sarebbe d’obbligo, ma per alcuni no. Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi, a riguardo dichiara: «Abbiamo un decreto della Regione Campania che ci dice che abbiamo a disposizione cinque tirocini, tra tecnici, architetti ed ingegneri. Finché non ci arrivano circolari che affermano il contrario, andremo avanti con la programmazione senza problemi». «Abbiamo già interpellato la Regione riguardo i 58 tirocini previsti dal programma Garanzia Giovani - spiega il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato - Nel nostro Comune ci è stato garantito che non ci sono problemi». «Si è creato un caso che non c’è - spiega il direttore generale dell’Arlas, Patrizia Di Monte - La circolare del Ministero del Lavoro non può avere applicazione dato che, secondo le direttive del programma di Garanzia Giovani e dello Youth Guarantee europeo dal quale deriva, è prevista anche una formazione per quel giovane che non studia e non lavora. Una formazione che può essere tranquillamente fatta in un ente pubblico accreditato». «Il Ministero risolverà la questione a giorni – conclude il presidente dell’Arlas, Pasquale D’Acunzi – emettendo un’altra circolare che spiegherà meglio la precedente, specificando che il tirocinio nella PA è sconsigliabile ma non negabile. I Comuni possono stare tranquilli».

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