«Tirate fuori i soldi per gli operai» 

Appello della sindaca agli assessori regionali sui 500 lavoratori senza sussidio

«Mettete mano al portafogli». La sindaca Cecilia Francese scrive alla giunta regionale. Di mezzo ci sono le sorti di centinaia di famiglie rimaste al verde, senza i soldi della mobilità in deroga prevista dall’area di crisi industriale complessa. Una lettera-appello, la sua, inviata agli assessori regionali Sonia Palmeri e Amedeo Lepore. Proprio oggi, a Palazzo Santa Lucia, i due incontreranno i segretari regionali delle sigle sindacali, e sul tavolo c’è pure il caso Battipaglia.
«Considerate in tempi brevi la situazione che, in città, riguarda almeno 500 lavoratori da cinque mesi, e in alcuni casi da 11, senza alcun sostegno al reddito», scrive Francese a Palmeri e Lepore. Famiglie con la mobilità scaduta l’anno scorso, schiacciate tra le speranze del decreto legge di aprile 2017, il numero 50, che consentirebbe loro, Regione permettendo, di continuare a beneficiare degli ammortizzatori sociali fino al prossimo novembre, e la beffa della legge di stabilità del 2018, in virtù della quale il ministero del Lavoro darà i soldi in deroga, fino a dicembre, solo ai disoccupati con la mobilità che scade tra gennaio e giugno di quest’anno. Resta fuori gran parte dei licenziati dell’area industriale, quelli col sussidio scaduto l’anno scorso.
«La norma - si legge nella missiva della sindaca - attribuisce alle Regioni la facoltà di destinare quote non spese delle risorse finanziarie per gli ammortizzatori in deroga, per autorizzare la prosecuzione fino a un periodo di 12 mesi». Francese, che chiede pure «di coinvolgere forze sindacali e istituzioni per attuare un piano di investimento e riassorbire gli espulsi dal mercato del lavoro», invoca gli assessori regionali a tirar fuori i quattrini per gli operai battipagliesi.
È fitto l’epistolario della sindaca, che scrive una lettera pure a Nicola Scafuro, direttore dello stabilimento battipagliese di “Prysmian Group”, chiedendo un incontro ai rappresentanti del colosso milanese, che produce cavi in fibra ottica, ai fini di «lavorare insieme per garantire stabilità occupazionale». La nota dopo aver visto alcune maestranze: alla Prysmian si prepara un piano di rilancio, e l’amministrazione vuol salvaguardare i posti di lavoro. Al Comune si appronta un regolamento: «Serve a realizzare un osservatorio economico con tutte le forze politiche, economiche e sociali della città», spiega Francese. Intanto il caso dei disoccupati senza mobilità finisce pure all’attenzione del parlamentino regionale: i consiglieri Michele Cammarano e Gennaro Saiello (M5s)scrivono al presidente della commissione Attività produttive, chiedendo «di convocare urgentemente un’audizione coi rappresentanti della Btp Tecno, della Fer.Gom, della Paif e della Termopaif».(c. l.)
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