Il CASO

Timbrature anomale all'ospedale di Salerno, scatta l’inchiesta interna

Sono circa trenta i dipendenti dell’Azienda ospedaliera che rischiano il posto. Controlli in atto sulle giornate di assenza in cui però molti risultano in ufficio

SALERNO. Qualcuno avrebbe dovuto avvertirli. Sarebbe bastato un messaggino su Whatsapp, è anche gratis: “Oggi non timbrare per me perchè sono in ferie”; o anche: “Ho preso una giornata di permesso, evita di farmi quel favore che sai...”, un po’ più criptico ma a buon intenditore poche parole.

E invece no: chi aveva ricevuto il compito di imbrogliare, ha continuato a farlo anche quando non era necessario; chi aveva (o ha tuttora) in custodia il cartellino di qualcun’altro con il chiaro obiettivo di usarlo al posto del legittimo titolare per far risultare quest’ultimo presente in ufficio anche quando costui era fuori sede è andato avanti ad oltranza. Ma qualcuno, ai piani alti della palazzina del “Ruggi” che ospita gli uffici amministrativi se n’è accorto ed è scattata l’inchiesta interna.

Nell’ambito dei controlli interni che si stanno attuando all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” sarebbero, infatti, stati pizzicati numerosi dipendenti che presentano anomalie nella rilevazione delle presenze.

Pare che la lente d’ingrandimento della direzione generale si sia soffermata su una trentina di dipendenti, tra cui spicca un noto sindacalista, e al momento risultano già avviati numerosi procedimenti disciplinari, altri partiranno nei prossimi giorni.

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