Ticket sanitario, stangata da dieci euro

I nuovi aumenti per le famiglie comunicati ai direttori sanitari con una nota della Regione Campania

• Poche righe scarnificate per comunicare ai direttori sanitari delle strutture del territorio l’entrata in vigore, a partire dal 1º agosto, dell’aumento del ticket sanitario per le visite specialistiche.

• La Regione Campania ha liquidato così, sottotono e con una celeritá che ha il sapore del "colpo di mano", la diffusione di una notizia che si prepara a cambiare - ed in peggio - la qualitá della vita delle famiglie. Costrette a dover pagare dieci euro in più a ticket. La nota stringatissima - che non è stata seguita da nessuna circolare che pure ci si sarebbe attesi - recita così: "Applicazione legge Finanziaria. La quota fissa per i non esenti è innalzata di euro dieci, diventando così di euro venti. Il limite massimo di compartecipazione è stato elevato a euro 56,15". Un ulteriore balzello, in particolare per quei nuclei familiari che, giá "bombardati" dalla crisi, no riescono ad arrivare alla fine del mese. Senza considerare i pensionati o le persone che necessitano di continua assistenza sanitaria.

• Vero è che il primo incontro tra Governo e Regioni sull’aumento del ticket, tenuto ieri a Roma, si è concluso in maniera interlocutoria. Ma l’ipotesi di recuperare la copertura dei ticket attraverso le accise sui tabacchi non è ancora tramontata e se ne ridiscuterá oggi, anche alla luce dell’esigenza di tenere ferma la manovra e di dare, contestualmente, una nuova stangata al tabagismo. Nelle more di un eventuale cambio di rotta nazionale, la Campania ha invece spinto sull’acceleratore, senza che probabilmente consumatori e associazioni che li tutelino abbiano avuto ancora il tempo di realizzarlo.

• Ci ha pensato invece il consigliere regionale Gianfranco Valiante che, reduce da un testa a testa in consiglio regionale sulla querelle degli accreditamenti delle strutture sanitarie, che lo hanno spinto a dimettersi dalla quinta commissione, ha inviato una nota al vetriolo per denunciare il "blitz" che peserá ulteriormente ed in maniera sensibile sulle tasche dei contribuenti. «Ancora una volta la giunta regionale decide di fare cassa con i soldi dei cittadini. Dopo il varo di una politica fatta di tagli indiscriminati all’assistenza sanitaria, l’aumento del ticket ha il sapore della beffa».

• Il consigliere del Pd incalza: «La politica economica della giunta Caldoro non tiene in alcuna considerazione le esigenze delle fasce deboli, dei pensionati e di chi ha bisogno di continua assistenza sanitaria, ancora una volta sono i cittadini a fare le spese della cattiva gestione della sanitá in Campania, cittadini che, dopo essere stati costretti a pagare l’Irap e l’Iref più alte d’Italia, oggi sono obbligati a pagare un ticket sanitario ancora più esoso, non per ottenere servizi più efficienti ma per tamponare il buco vertiginoso e crescente di una gestione confusa della sanitá pubblica».

• Secondo Valiante, «accantonare il ticket sanitario, sarebbe stata una scelta di responsabilitá, dopo la politica esasperata di tagli messa in piedi in tutti i comparti. Invece la giunta ha pensato di incidere ancora sul diritto alla salute del cittadini. Persistono gli sprechi e le consulenze d’oro, non si riducono le liste d’attesa, non si riorganizza l’emergenza nè la rete ospedaliera». In compenso, però, per farsi visitare, occorrerá mettere mano al portafogli.
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