processo per usura

Teste dichiara: «Così Scarano aumentò le rate del prestito»

È stato acquisito dal Tribunale ieri mattina il verbale di una deposizione dell’imprenditore Massimiliano Marcianò, che conferma a Procura e Guardia di Finanza il prestito di 50mila euro erogato da...

È stato acquisito dal Tribunale ieri mattina il verbale di una deposizione dell’imprenditore Massimiliano Marcianò, che conferma a Procura e Guardia di Finanza il prestito di 50mila euro erogato da monsignor Nunzio Scarano. Un verbale che se per il pubblico ministero Elena Guarino conferma le ipotesi accusatorie di usura ed esercizio abusivo del credito, per il difensore Silverio Sica testimonia invece il titolo non oneroso del prestito, concesso in virtù di rapporti di amicizia. Accusa e difesa hanno dato entrambe il consenso all’acquisizione del verbale, ritenendo superfluo che Marcianò (prima amico del sacerdote e poi suo accusatore) fosse chiamato a confermare in aula le dichiarazioni. Nella deposizione si parla di denaro chiesto per aiutare una società a saldare il conto di una fornitura di servizi logistici e alberghieri, società che era in difficoltà a causa di un ritardo nell’erogazione di fondi ministeriali. «Scarano – spiega Marcianò –mi rispose che in quanto prete non poteva finanziare una società. Per aggirare la problematica gli proposi di fare il prestito a favore dell’associazione culturale “Terra mia”». Il monsignore acconsentì e dal gennaio del 2012 iniziò la restituzione del prestito in rate mensili da mille euro, senza interessi. Nel maggio successivo Scarano avrebbe chiesto di aumentare l’importo, velocizzando la restituzione del totale. «Mi ha chiesto se potevo aumentare la rata mensile di rimborso – ricostruisce ancora Marcianò – passandola da mille euro a poco più di 1.500 in modo da consentirgli di coprire anche il pagamento di un’automobile (Volkswagen Caddy) che aveva nel frattempo acquistata». Marcianò ha inoltre confermati di aver saputo di altri prestiti, tra cui quello concesso alla commercialista Tiziana Cascone, costituita parte civile tramite l’avvocato Carmine Giovine.
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