il progetto

Terzo Settore Presentati i risultati di “My way”

Presso la sala giunta di Palazzo di Città si è svolto l’incontro espositivo del lavoro realizzato con il progetto “My Way” promosso dall’Onmic. L’associazione, da anni ormai anche sul territorio...

Presso la sala giunta di Palazzo di Città si è svolto l’incontro espositivo del lavoro realizzato con il progetto “My Way” promosso dall’Onmic. L’associazione, da anni ormai anche sul territorio salernitano, si occupa di terzo settore ponendo l’attenzione non soltanto verso gli invalidi civili, ma anche verso quanti vivono un disagio fisico e morale. Durante la presentazione del progetto sono stati proiettati i video di alcuni operatori che hanno soggiornato una settimana in città per sperimentare il metodo educativo del racconto di storie, da applicare in percorsi con giovani considerati a rischio devianza. Si tratta di un programma intrapreso da trenta rappresentanti europei provenienti da Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia. «Il progetto europeo My Way – dichiara Tea Luigia Siano, responsabile legale Onmic – ha come obiettivo principale quello di arginare il fenomeno di devianza sociale tra i giovani, evitare che questi tornino a delinquere una volta fuori dalle carceri ed offrire loro una visione della vita diversa con strumenti concreti per affrontarla tutti i giorni». Dunque, solidarietà, formazione e comunicazione sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'intero percorso degli educatori europei che hanno prodotto, da protagonisti, video in cui hanno raccontato delle loro passioni, dei piccoli piaceri quotidiani e dellamore verso il prossimo. Tutti aspetti da cui partire e su cui bisogna fare leva quando si parla di ragazzi a rischio, provando a trasmettere loro l’importanza della vita e del sano piacere di vivere nella legalità. All'incontro hanno partecipato anche l'assessore al bilancio Roberto De Luca, il giudice Giancarla Davino e i professori Fabio Ferro dell’Agenzia nazionale per i giovani e Paolo Diana del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Salerno. (r.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA