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Territorio a rischio frane Mezzo miliardo per i lavori

Corsi e ricorsi storici, anche per le frane e le alluvioni. Già, perché le catastrofi naturali sembrano avere una loro ciclicità e coinvolgono, quasi sempre, i medesimi territori. E’ quanto emerge...

Corsi e ricorsi storici, anche per le frane e le alluvioni. Già, perché le catastrofi naturali sembrano avere una loro ciclicità e coinvolgono, quasi sempre, i medesimi territori. E’ quanto emerge dalla ricerca raccolta nel libro “Il dissesto idrogeologico nella Costiera amalfitana e nella Valle dell’Irno” (Edisud), scritto da Giuseppe Foscari e Silvana Sciarrotta, presentato ieri a Palazzo Sant’Agostino. Al dibattito, moderato dal giornalista Andrea Manzi, hanno preso parte gli assessori regionali Edoardo Cosenza e Giovanni Romano, il presidente della Provincia, Antonio Iannone, e geografi dell’Università di Salerno Silvia Siniscalchi e Massimiliano Bencardino.

Cosenza ha messo in evidenza come «il comprensorio amalfitano e il salernitano siano dei territori a grosso rischio, in quanto si manifestano colate di fango, che sono le più pericolose». «Non servono solo interventi strutturali – ha aggiunto l’assessore regionale alla Protezione civile – ma è necessario approntare piani di Protezione civile, in quanto la migliore medicina è la prevenzione». A disposizione ci sono circa 500 milioni di euro e, precisamente «220 per il grande progetto del Sarno e altri 200 milioni per le altre criticità».

Promuovere una diversa cultura per giungere ad maggiore consapevolezza dei rischi è la ricetta di Romano. «Anche i sindaci – ha rimarcato l’assessore all’Ambiente – devono capire che alcuni vincoli non mummificano i territori, che possono crescere in tanti altri modi, ma sono necessari per preservarlo». E che sia bisogno di collaborazione tra le istituzioni ne è convinto Iannone. «In questi ultimi due giorni – ha evidenziato il presidente della Provincia – abbiamo dovuto far fronte a diverse emergenze, lungo le strade provinciali. Nonostante i tagli del Governo, siamo impegnati in attività di prevenzione e messa in sicurezza di alvei e carrabili».

Gaetano de Stefano

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