Terreni alle cooperative Costruiranno 90 alloggi

36 abitazioni non potranno essere realizzate perché non ci sono suoli disponibili L’iter iniziato è nel 1976. Il sindaco: «Le famiglie potranno coronare il loro sogno»

Novanta alloggi in tutto di edilizia sociale saranno realizzati a via Consalvo e a via Di Marino a San Pietro e nella frazione di Santa Lucia. Il primo passo che permetterà l’edificazione di queste case è stato compiuto, ieri mattina, nell’ufficio Urbanistica del Comune. Qui le cooperative sociali hanno scelto i suoli sui quali realizzeranno le abitazioni. Nel dettaglio il piano di edilizia pubblica (Peep) di San Pietro prevede per il comparto di via Di Marino la disponibilità di due lotti da 6 alloggi ciascuno per un totale di 12 abitazioni.

Nel comparto di via Consalvo, invece, sono disponibili due lotti di cui un lotto da 16 alloggi e due da 12 case per un totale di 40 appartamenti. Per Santa Lucia, invece, il Peep ha previsto quattro lotti disponibili per un totale di 48 case. I vari lotti sono stati, poi, assegnati alle diverse cooperative. In particolare alla cooperativa “Monica” è stato attribuito il comparto C3 di via Di Marino a San Pietro, con due lotti per un totale di 12 case da costruire. Alla “Magliano” (in via di completamento), invece, è stato assegnato il lotto R4 di via Consalvo con 9 alloggi e resta una disponibilità sul lotto R4 di 3 case. A seguire la cooperativa “Edil Sud” potrà realizzare 12 appartamenti a via Consalvo e la “Spatuzzi” 12 case a Santa Lucia. Scelte variegate ha compiuto la cooperativa “Tirrena” che potrà costruire 5 alloggi a via Consalvo e 12 a Santa Lucia.

La cooperativa “La Ginestra” realizzerà, invece, 12 case a Santa Lucia, mentre la “Dell’Olmo” altre 12 sempre a Santa Lucia. Infine la cooperativa “Centanni” potrà edificare 5 alloggi a Santa Lucia e l’ulteriore aliquota di 7 case è rimandata all’housing sociale. Sono rimaste fuori, per mancanza di lotti da assegnare, le cooperative “Comparto C4/1” e “Espropriati 90”. Soddisfatto il sindaco Marco Galdi.

«Poniamo fine ad una storia molto vecchia – ha detto – Alcune richieste risalgono al ’76. Presto un altro centinaio di case saranno realizzate ed altrettante famiglie potranno coronare il loro sogno». Ha, poi, spiegato: «Sono rimaste fuori delle cooperative per carenza di suolo, per un totale di 36 alloggi. Ma abbiamo l’impegno di altre società, che devono realizzare “social housing” e che stanno per ottenere l’autorizzazione regionale, che assorbiranno questi cooperatori».

Alfonsina Caputano

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